L’unico vero tentativo di reazione del Grosseto, due minuti dopo con un colpo di testa di Mancino che costringe al miracolo Bassi. Nel secondo tempo il punteggio non cambia nonostante gli sforzi dei padroni di casa. L’Empoli controlla bene la situazione e porta a casa i tre punti.
il Verona allunga la propria strisca positiva (settimo risultato utile consecutivo) ma lo 0-0 del Manuzzi non soddisfa i gialloblù soprattutto in considerazione della vittoria dell’Empoli, che rosicchia 2 punti e riapre i giochi in chiave playoff. Per il Cesena, invece, il pareggio è un signor risultato dopo il beffardo ko di Brescia. Il primo tempo è praticamente a senso unico, specialmente nella prima mezz’ora, con il Verona che comanda grazie alla lucida regia di Jorginho e all’ottimo affiatamento tra Cacia e Gomez mentre Sgrigna è libero di svariare a tutto campo. E proprio questi ultimi confezionano la prima palla-gol ospite quando Gomez si appoggia sull’accorrente Sgrigna che da ottima posizione (10’) calcia in curva. Il Cesena è in balia degli avversari e così Bisoli ci mette le mani al 20’, passando dal 4-2-3-1 al 4-3-3 con l’accentramento di Ceccarelli II al fianco di Coppola e Tabanelli. Ma la musica non cambia e al 25’ l’ottimo Sgrigna colpisce il palo su punizione: la ribattuta arriva sulla testa di Jorginho ma il suo tap-in a porta vuota viene salvato sulla riga da Comotto. Al 30’, dopo aver cambiato modulo, Bisoli cambia anche uomini e sceglie Defrel largo a destra per Succi. Così il Cesena è più equilibrato e concede meno. Anzi, al 37’ un tiro-cross di Granoche spaventa Rafael ma la palla esce di un soffio. Nella ripresa, dopo un diagonale di Gomez neutralizzato da Campagnolo, il Cesena reagisce. Decisivo soprattutto l’ingresso in campo di Rodriguez al posto dell’ex D’Alessandro, con Bisoli che disegna un 4-3-1-2 che mette in grossa difficoltà il centrocampo del Verona (che nel frattempo aveva sostituito Cacia e Gomez con Ferrari e Cocco). Al 27’, su assist di Defrel, Rodriguez mette alto da buona posizione, poi lo spagnolo ci riprova anche al 32’ e anche stavolta non trova la porta. Ma al 37’, dopo una bella para di Campagnolo su diagonale maligno di Cacciatore, è ancora Rodriguez a spaventare davvero la difesa ospite: su cross di Djokovic, il baby attaccante anticipa tutti e con una perfetta torsione colpisce il palo. Così finisce in parità sia il conto dei legni che il risultato finale.