Cara redazione, sono Andrea da Sandrigo.
So che sto scrivendo a caldo dopo una sconfitta che probabilmente mette fine alle nostre speranze di raggiungere la salvezza e quindi non sarò obiettivo al 100% ma io, come penso molti altri tifosi biancorossi, non ce la faccio più con questa agonia che dura da anni e anni. Io a giugno ero ad Empoli per lo spareggio e visto quello che è successo in quella maledetta partita pensavo dentro di me di aver visto il peggio del peggio, pensavo di aver raschiato il fondo e invece al peggio non c’è fine. Quest’anno ci risparmiamo lo spareggio (già perso per 2 volte) e retrocediamo direttamente… E ringraziamola allora questa società, ringraziamolo il signor Cassingena che quando prelevò il Vicenza comprò pagine di giornali per sbandierare il suo motto: il Vicenza è tornato ai vicentini! Meglio rimanesse ad altri visto i risultati, 2 retrocessioni cancellate solo dal calcio scommesse e altre irregolarità e questa terza che solo in miracolo potrebbe evitare! Sono distrutto nel morale, sfiduciato e ho una gran rabbia dentro. Vorrei proprio che la proprietà del Vicenza calcio ci mettesse la faccia con noi tifosi, ma so che non succederà perché il capitano ha già abbandonato la nave da un po’ e purtroppo noi stiamo affondando!!!
Grazie e complimenti per il vostro sito. Forza Lane. Sempre!

Ciao e sempre grazie di pubblicarmi. Sono ancora Andrea, dal Brasile.
Il mio povero papà Antonio Morello, che era una persona forse troppo critica, nel 2003 me lo disse subito. “Andrea, io lo conosco Cassingena, non mi è mai piaciuto, non mi piace, molto male che ha preso il nostro Vicenza! (E io che gli dicevo come tutti noi pensavamo: ma va… Ma non mi sembra). Quando andavo a vendergli i camion di merce, guardava tutti dall’alto in basso. “E’ un megalomane, cosa vuoi che ne sappia di calcio, penserà di trattare tutti a pesci in faccia. Ma non sara cosi”…ahi ahi diceva! Oggi papà non ci sei più e piango due volte. Per te che avevi ragione e che di stare attento a certe persone non me lo potrai dire più e per il nostro amato Lanerossi che sta per scomparire grazie allo scempio di Cassingena. Una cosa abominevole ha fatto…
Andrea Morello
Figlio di Antonio Morello un grande tifoso biancorosso che quando avevo 12 anni col Verona che vinceva lo scudetto e il Vicenza in C, vivendo a Verona, riuscì a farmi resistere e a farmi diventare un indissolubile tifoso biancorosso, per sempre! Non come il Patron Sergio, che ha abbandonato la nave molto ma molto prima che affondasse. Il nostro Schettino lui, il mio grande eroe papà. Ah se fosse in vita, lo so gli andrebbe a urlare in faccia tante cose, come il nostro Giorgio Carrera altro che, di gente veramente passionale e sanguigna ha bisogno il Vicenza per rinascere…testa alta, lane, sempre, pur nel grande dolore, hai una grande storia per cui essere orgoglioso!

Gentile redazione, che dire, “mai più così in basso” recitava uno striscione della sud qualche anno fa. Ahimè ci siamo, sono sconfortato come tifoso e mi sento preso in giro! L’anno scorso dovevamo “processare” i responsabili ma l’hanno scampata con l’alibi di un ripescaggio, un merito che si sono voluti prendere ma che sa di un ulteriore presa in giro da parte di una proprietà latitante che ci ha trascinati ancora una volta negli abissi, che ci ha fatto vergognare in numerosi campi della serie B, che ha fatto diventare il “fortino Menti” terra di conquista, che ci sta erodendo quell’orgoglio di tifare il Vicenza, un patrimonio che va oltre al gioco ma che fa parte del nostro vivere quotidiano, un amore indissolubile che lega i vicentini a questi colori da più di un secolo. Escano i responsabili, si prendano le loro responsabilità, non può finire ancora a taralli e vino. Questa situazione non deve restare nel silenzio, noi come tifosi dobbiamo farci sentire, servirà a poco ma è tutto ciò che ci resta. Contestiamoli uniti, basta con queste umiliazioni, sono loro i responsabili e se non vogliono uscire allo scoperto li dobbiamo far uscire noi, non è una minaccia ma un modo per dar voce a chi da un decennio si fa umiliare, a chi si sobbarca chilometri e torna con un pugno di mosche e che ancora ci crede, o meglio, ci credeva. Ora basta!!! E’ l’ora che ci si prenda le proprie responsabilità.
Francesco di Costabissara

Gentile redazione,
solo la matematica non ci condanna, ma chi conosce il calcio un pochino, non come la nostra lungimirante società, sa benissimo che siamo spacciati, 6 punti in 8 gare sono troppi specialmente per una squadra che non segna, e prende gol con una facilità incredibile. Avevo detto non molto tempo fa che troppi giocatori non erano in grado di sostenere la categoria vuoi per la scarsa arte pedatoria vuoi per essere degli ex calciatori, infatti il nefasto presagio si sta avverando. I giocatori hanno le loro colpe (non mi sono mai sembrati squadra e lo spogliatoio per me è diviso), ma chi ha maggiore parte a questa disfatta è la società, che non ha imparato nulla in questi anni di continue salvezze in exstremis. La mia amarezza e rassegnazione è talmente tanta che spero solamente che il Vicenza non sparisca, ma con i debiti che ci sono e la perdita della serie B sarà un bagno di sangue.
Diego

Spettabile redazione di Biancorossi.net, vi scrivo il giorno dopo la gara tra Lanciano e Vicenza, ennesima sconfitta dei nostri biancorossi.
I giocatori, come me, sembrano aver smesso di crederci dopo la sconfitta contro la Ternana, anche se comunque, mi fa ancora arrabbiare vedere una squadra che si arrende in questo modo… bisognerebbe metterci un po’ di orgoglio, indipendentemente dal fatto di essere retrocessi o meno, ma purtroppo, questa squadra non ha carattere e questo contribuisce a farmi comunque arrabbiare partita dopo partita. Purtroppo, il fato del Vicenza sembra segnato, non so se vale neanche la pena di aggrapparsi alla matematica come fa Dal Canto; già Dal Canto, arrivato come salvatore della patria e lodato in maniera sperticata dopo l’iniziale rimonta. Sei punti di distacco dalla quartultima aveva quando è arrivato e sei punti di distacco ha ora, segno che il cambio di tecnico non ha cambiato proprio nulla e quindi è lecito chiedersi, e giro questa domanda anche a voi, se il tanto bistrattato Breda, tecnico che comunque stimavo, aveva veramente tutte le colpe che gli riconoscevano in molti, e se altresì Dal Canto abbia avuto realmente tutti i meriti che gli erano stati dati. Alla fine anche il trend di Dal Canto (a parte aver trovato qualche vittoria in più, grazie ad un pizzico di fortuna e ai miracoli di un portiere che Breda non aveva) sembra dannatamente simile a quello del predecessore; grandi prestazioni con le grandi, e partite ignobili con le piccole, contro cui non vinci mai. Il Vicenza, negli scontri diretti, è uscito vincitore solo nella doppia sfida con il Grosseto e sappiamo bene anche il modo rocambolesco in cui sono arrivate entrambe queste vittorie, segno di un’apatia che ha questa squadra che, quando affronta partite alla sua portata, diventa piatta e prevedibile. Manca cattiveria, quella cattiveria che potrebbe darti un bomber di razza che non hai… ma al mercato di gennaio, per sostituire il generoso Plasmati, hai pensato bene di rivolgerti ai deludenti Bojinov e Tiribocchi, due che hanno dimostrato tutti i limiti che li relegavano in panchina a Verona ed a Vercelli. A questo punto forse era meglio tenersi Plasmati, almeno potevi affidarti a qualche lancio in più per il suo capoccione. Alla fine la fase offensiva del Vicenza è stata caricata per intero sulle spalle di Semioli, forse l’unico biancorosso, con Bremec, a mostrare un po’ di carattere… ed il Vicenza è peggiorato, sono tornate le sconfitte, sono tornate le insicurezze e sono tornate le amnesie difensive tipiche dell’era Breda. Ora come ora, crederci diventa un’utopia ed è inutile ricordare quanto pesante in negativo può essere questa retrocessione che sembra alle porte. Che fine farà il nostro Vicenza? Domanda che tutti si fanno e alla quale tutti hanno il terrore di rispondere…
Antonio da Reggio Emilia