Camisa 5: immobile in occasione del primo gol, si fa saltare con estrema facilità da Falcinelli nell’azione del raddoppio. Nella ripresa stessa sorte con Mammarella e nel finale riesce nell’impresa di beccarsi un doppio passo da Plasmati che poi va alla conclusione. Può bastare?
Milanovic 5,5: non si può certo dire che brilla, tanto che anche lui nel primo gol del Lanciano veste i panni della bella statuina.
Laczko 5,5: prova senza sussulti dell’ungherese che partecipa, in parte, alla frittata biancorossa in occasione del primo gol lasciandosi scappare D’Aversa, dal cui colpo di testa nasce il gol di Plasmati.
Rigoni 5,5: poco brillante, paga forse le due gare ravvicinate dopo il lungo stop (dal 38’st Bessa sv: poco più di dieci minuti quando la gara non aveva più nulla da dire).
Ciaramitaro 6: su una barca che ormai fa acqua da ben prima del suo arrivo prova comunque a coprirne le falle come può.
Castiglia 5: un autogol in cui purtroppo ci mette del suo e che di fatto fa scorrere i titoli di coda sulla partita (dal 1’st Giacomelli 5,5: la buona volontà non manca, a latitare sono i risultati).
Bellazzini 6: non al meglio sciorina comunque una prova sufficiente fatta di grande corsa, anche se da uno con i suoi piedi è lecito aspettarsi una precisione maggiore al cross.
Malonga 6: un assist al bacio per Semioli, un tiro ad impensierire Leali, una splendida rovesciata e un colpo di testa fuori di poco. Della serie che dopo Bremec è lui il più positivo tra i biancorossi (dal 28’st Bojinov 5,5: impalpabile nei venti minuti in cui è stato in campo).
Semioli 4,5: espulsione con “giallo”, a sua parziale attenuante. Nemmeno le immagini televisive infatti fanno luce sulla gravitá della reazione (il contatto c’è) su Almici, però Baracani è lí a due passi e si vede chiaramente che sta osservando le scaramucce tra i due. Nel dopo partita, poi, nemmeno i compagni sono parsi troppo convinti nelle dichiarazioni in difesa di Semioli, autore in ogni caso di un’ingenuità costata cara.
All. Dal Canto 5,5: ancora un gol su palla inattiva e su questo aspetto tocca a lui trovare un rimedio. Per il resto decide di giocarsi la partita con un modulo speculare a quello del Lanciano: fino alla mezz’ora la squadra non dispiace e crea anche due nitide palle gol (Semioli e Malonga), poi arrivano espulsione e autogol nel giro di pochi minuti a chiudere ogni discorso. E adesso la classifica dice -6, il calendario -8: se ci crede (e non abbiamo motivo di dubitarlo, anzi) faccia di tutto affinché ci credano anche i giocatori… fino alla fine.