Da Bojinov a Tiribocchi, da Bremec a Milanovic passando per Bellazzini, Cinelli e i giovani Bessa e Corticchia: è soddisfatto del calciomercato biancorosso?
L’unico delegato a rilasciare dichiarazioni tecniche per quanto riguarda il mercato è Paolo Cristallini. Posso dire però che mi ritengo soddisfatto del lavoro che abbiamo svolto in questa sessione perché abbiamo portato a termine diverse operazioni di spessore. L’unico aspetto che mi rattrista è non essere riusciti a mandare a giocare altrove chi qui non trova spazio perché temo ne avrà poco anche fino al termine della stagione.
Dieci acquisti e otto cessioni, praticamente una rivoluzione.
Ancora prima della sosta eravamo consapevoli che ci sarebbe stato bisogno di intervenire pesantemente sulla rosa: l’avevamo detto e l’abbiamo fatto. Ovviamente sarà come sempre il campo a giudicare il nostro operato ma siamo fiduciosi di aver agito correttamente. Abbiamo inserito un difensore di peso, il centrocampo è stato modificato in base alle indicazioni del mister, mentre in avanti ci siamo assicurati gente che in carriera ha sempre fatto gol.
Si è agito in particolare in mezzo al campo con ben cinque innesti.
Sì, esatto. Avevamo bisogno di centrocampisti con differenti impostazioni di gioco. Bessa, Cinelli, Ciaramitaro, Corticchia e Bellazzini sono giocatori nuovi che potranno garantire un po’ di respiro a Castiglia che è praticamente sempre sceso in campo. A sinistra, con il nuovo modulo, Bellazzini potrebbe tornarci molto utile e spero che anche Corticchia possa ritagliarsi qualche buona prestazione. Senza considerare che aspettiamo il rientro di un giocatore di sicura qualità come Rigoni.
Quanto ha influito nei movimenti di mercato l’impostazione di gioco verso la quale si sta dirigendo mister Dal Canto?
Tutte le valutazioni sono state fatte in sintonia con l’allenatore, seguendo le sue esigenze. In particolare nell’ultima operazione ovvero quella che ha portato a lasciare Giandonato per assicurarsi Ciaramitaro. Per quanto Manuel abbia dimostrato di essere un giocatore di gran qualità ha caratteristiche che non andavano bene con quella che è la dimensione del lavoro che vuole fare il mister. Nella situazione in cui siamo ci sembrava giusto dare a Dal Canto quei giocatori con delle caratteristiche che più si avvicinano al suo pensiero.
Lo stesso discorso fatto per Giandonato vale anche per Pinardi?
No, per Alex è stata una richiesta esplicita da parte della Cremonese. Loro avevano già l’accordo con il giocatore e a quel punto ci siamo messi a dialogare perché qui a Vicenza non tratteniamo nessuno. Pinardi ha qualità importanti, in questo anno insieme l’abbiamo conosciuto e l’abbiamo apprezzato come giocatore e come uomo. Ma nel momento in cui subentra un’altra squadra e c’è l’accordo tra tre parti significa che sono tutti convinti della scelta fatta.
In definitiva, secondo Lei, uscite rafforzati da questa sessione di mercato?
Abbiamo cercato di tappare le pecche che abbiamo riscontrato nei primi sei mesi. Poi se questa campagna acquisti avrà funzionato saranno le prossime partite a dirlo. Sono sicuro però che non ci siamo indeboliti. E’ vero che usciamo trasformati dai primi sei mesi, però abbiamo messo paletti importanti dove eravamo carenti.
Da domani si torna in campo. I tifosi, già con la Juve Stabia, auspicano uno stravolgimento delle prestazioni sul campo come successo sul mercato.
Ci aspettiamo sicuramente una svolta dal punto di vista dei risultati. Creare gioco e spettacolo conta quando cominci un campionato dall’inizio, ora invece dobbiamo badare al sodo. Va bene anche giocare malissimo purché si esca da questa difficile situazione di classifica.