Camisa 4: latita sul gol del pareggio di Granoche e si fa sovrastare di testa da Tonucci e manda sotto acqua la sua squadra. Inquietanti il retropassagio a Pinsoglio nel primo tempo, l’intervento da vai col liscio al 63’ e una specie di harakiri a 8’ dalla fine. Un disastro.
Di Matteo 5: anonimo, timoroso, scolastico nelle giocate. Non fa gravi errori, ma sulla sua fascia il buio domina, nonostante D’Alessandro non sembri nella sua migliore giornata. Praticamente mai visto in fase offensiva.
Cinelli 5: il rendimento all’esordio dell’ex laziale è come la temperatura da Catania Fontanarossa: non pervenuto. Doveva fare la differenza davanti alla difesa, ma questo purtroppo non succede. Finisce così che nessuno è riuscito a capire che tipo di giocatore sia.
Castiglia 5: una traversa colta di testa e qualche buon intervento in copertura. Però cicca un buon sinistro verso la fine della prima frazione di gioco e subito dopo una zuccata che pareva facile facile. In generale gira molto a vuoto e finisce per uscire nella speranza di dare più corpo all’attacco.
Padalino 4: sua l’azione che frutta il tiro da fermo del vantaggio. Successivamente corre e morde garretti vari, ma senza alcun costrutto: Finisce la sua peggiore partita in biancorosso diventando via via inguardabile. E viene naturalmente sostituito.
Semioli 4: non trova mai il guizzo giusto e sciorina 45’ davvero incolori. Dovrebbe essere l’elemento in grado di saltare l’uomo e creare superiorità numerica. Dovrebbe… Perché in realtà traccheggia penosamente in totale confusione
Pinardi 5,5: chirurgica la sua punizione dai 20 metri per l’1-0. E’ tra i pochi che cerca di ragionare nei flutti della tempesta. Nella ripresa perde gamba e lucidità e smette di dirigere l’orchestra, rassegnandosi al naufragio complessivo.
Bojinov 5: Il suo primo tempo è tutto nel tiro sbilenco del ’36. Lento, legnoso e impacciato. Era forse prevedibile. Ma così il Vicenza non morde in avanti, visto che a Cesena il bulgaro partecipa da spettatore non pagante.
Giacomelli 5,5 : entra e va al tiro al 58’ ma Campagnolo para. Stavolta il trottolino non cambia il volto della gara. Le ciambelle non possono riuscire sempre col buco.
Malonga 6-: un bel tiro da lontano al 75’ e un colpo di testa velleitario nel recupero. Ma stavolta Mimmo almeno ci ha provato. Non è molto, ma ci si deve accontentare.
Bellazzini s.v.: un paio di buone iniziative sulla fascia destra, appena inserito in campo. E’ solo un biglietto da visita. Ma fa ben sperare.
Breda 4: doveva essere la partita del rilancio, per rincorrere una difficile salvezza. La squadra che mette in campo risponde con una prestazione molle e disattenta. Ha avuto quasi un mese per motivare i suoi giocatori, che sono invece sembrati gli stessi fantasmi di prima della sosta. Ha lavorato per costruire un gioco che non si è visto. Quindi anche lui passa decisamente sul banco degli imputati…