“Tengo ancora una volta a ribardire che bisogna essere almeno in una decina, perchè la congiuntura è spaventosa e da solo non me la sento di prendere in mano il Vicenza. Ho una decina di amici che, come me sono innamorati del Vicenza e pertanto cercheremo di acquisirlo. Per creare le basi per una società forte è fondamentale essere più di uno, altrimenti non si va avanti, perchè per fare sport ci vogliono i soldi. Ad oggi sono 5 o 6 gli imprenditori coinvolti. Ieri sera ho avuto un incontro con una persona che ha delle possibilità rilevanti che spero possa entrare nel gruppo, e nella settimana prossima avrò altri incontri. Il sindaco Variati, che è persona squisita, ha dato anche lui disponibilità per mettermi in contatto con altri perchè ci vuole gente con soldi e passione”.

“Ci siamo parlati con Cristallini in questi giorni e verrà prossimamente presso la mia sede dove parleremo anche dell’aspetto tecnico. Tiziano Cunico ha cercato di coinvolgermi e io ho detto la mia sia sull’allenatore che sui giocatori e mi pare di aver capito che sono sulla mia stessa lunghezza d’onda. Ho detto loro che bisogna assolutamente restare in B, altrimenti sono guai seri, L’indirizzo della società credo sia quello di rafforzare la squadra”.

Dalle Rive non ha voluto commentare la vicenda che ha portato alle dimissioni dell’ex presidente Massimo Masolo, ma sul fatto che la carica ora sia vacante si è espresso dicendo che il ruolo di presidente va assunto da una figura carismatica con la quale la squadra possa rendere un venti-trenta per cento in più. “Un dirigente forte sa come parlare ai giocatori e trasmettere una certa carica, e se non c’è non giova assolutamente. Questa squadra nei singoli non è male, ma non è assemblata bene. Prima di lasciare a casa un mister bisogna vedere se c’è di meglio sul mercato, ma arrivati a questo punto credo che Breda debba restare almeno per le prossime tre quattro partite.Se le cose andassero peggio è chiaro che bisogna trovare delle soluzioni…”

Per quanto riguarda un’eventuale impegno anche in caso di retrocessione Dalle Rive ha risposto con un paragone: “Se uno è innamorato veramente di una donna la ama a trenta, cinquanta, sessanta anni e con questo credo di aver risposto. Voglio fare le cose fatte bene, non per ambizione, ma perchè è anni che questa squadra e i tifosi soffrono. Con una società forte si fa una squadra forte e il mondo sportivo ti rispetta di più. Mi spiace per la malattia che mi ha fatto perdere due mesi, però ora bisogna fare tutto entro febbraio marzo altrimenti io non mi impegno più.”