“Ho letto le dichiarazioni del presidente Masolo – dice l’ad della società – e non posso che prendere atto delle sue posizioni. Dal punto di vista personale non intendo commentare forma e contenuti di quanto riportato dalla stampa. Ma come ad del Vicenza calcio mi corre l’obbligo, insieme agli altri membri del Cda, di fornire una risposta alle sue sollecitazioni”. 

Per questo Cassingena jr. ha convocato d’urgenza un nuovo Cda, dopo quello della mattinata del 31 dicembre, che ha visto l’asse Masolo-Polato scontrarsi con quello Cristallini-Dario Cassingena sul cambio di guida tecnica della squadra.

“Sì – conferma il vice-presidente – l’ho fissato per lunedì 7 gennaio (prima è tecnicamente impossibile per ragioni di giorni di preavviso, ndr), quando saremo tutti disponibili ad un nuovo incontro. Compreso Tiziano Cunico, assente l’ultimo dell’anno, al rientro dal periodo passato all’estero”.

Sarà l’occasione per analizzare la situazione sportiva e di gestione del club, alla luce degli ultimi avvenimenti.

“E’ l’unico punto all’ordine del giorno. Nella sua “agenda” il dott. Masolo ci chiede una presa di posizione precisa in merito ad una serie di argomenti, sui quali non possiamo esimerci dal dare una risposta. Valuteremo le opinioni personali di ciascun consigliere e determineremo una linea di condotta comune per il prossimo futuro”.

Masolo ha chiarito che, se non verranno accettate le sue richieste (in primis esonero di Breda, disponibilità della società ad intervenire sul mercato di gennaio con denaro fresco, una sua consulenza sul mercato stesso, ndr) presenterà immediate e irrevocabili dimissioni. Dario Cassingena ne è consapevole. 

“Lo ripeto, lunedì verrà fatta un’analisi delle rispettive posizioni e da quelle scaturirà una replica ufficiale alle istanze del presidente. Se questa replica non dovesse soddisfarlo e conseguentemente arrivassero le sue dimissioni, allora affronteremo il vuoto che verrà a crearsi”.

Con la nomina di un nuovo presidente?

“Non necessariamente. Premesso che si tratta di uno scenario assolutamente ipotetico, dato che ora come ora non ci sono le dimissioni di Masolo, valuteremo al momento il da farsi. Abbiamo già passato alcuni brevi periodi senza presidente, lo statuto consente all’ad di svolgere le funzioni di amministrazione e gestione della società anche con la poltrona presidenziale vacante”. 

Di più, Cassingena jr. non dice, ma è chiaro che se Masolo dovesse fare un passo indietro, una decisione su come e quando rimpiazzarlo sarà condizionata dalla relazione  di Tiziano Cunico sullo stato di avanzamento della trattativa di vendita del club al gruppo capitanato da Rino Dalle Rive. Proprio Cunico, infatti, deve incontrare martedì 8 il patron della Safond, che potenzialmente potrebbe compiere un ulteriore, decisivo passo per l’ingresso in via Schio. E, in quel caso, non sarebbe più necessario trovare il presidente dell’era post-Masolo. A conti fatti, per la dirigenza del club biancorosso è alle porte un lunedì di fuoco e di possibile regolamento di conti al vertice.