Gentile redazione,
siamo ormai verso la fine del girone di andata del campionato e penso che sia ormai tempo di qualche bilancio (meglio tecnico che societario visto il periodo). Non parliamo di società in quanto nessuno di noi sa la verità, non parliamo di tifosi o di tessere del tifoso in quanto gli ultras della Curva Sud non esistono più, ma meglio soffermarci un po’ sulla squadra.
Costruita in fretta e nell’ultimo periodo per problemi che tutti conosciamo dal responsabile del area tecnica Paolo Cristallini, si trova a mio modesto parere senza un’identità, un carattere e soprattutto senza la giusta determinazione che serve per ottenere almeno una tranquilla salvezza.
Guardiamo un po’ la rosa attuale: in porta ci troviamo due portieri (Pinsoglio e Coser), che nella media attuale ci possono anche stare, anche se forse solo insieme arrivano al portiere dello scorso anno; in difesa (Pisano-Giani-Camisa-Martinelli-Brighenti) per la categoria non sono certo inferiori ai nomi del Lanciano o della Pro Vercelli. A centrocampo le varie soluzioni (Padalino-Castiglia-Giandonato-Di Matteo-Gavazzi-Rigoni) possono secondo me a turno inventare sempre qualcosa, e in attacco (Malonga-Plasmati-Pinardi-Semioli-Giacomelli) un gol prima o dopo lo fanno; i giovani (Minesso-Maiorino-Misuraca) li abbiamo anche…
Quindi probabilmente qualcosa non va e sarà difficile che vada.
Non discuto certo la professionalità e la disponibilità di mister Breda, che ha accettato Vicenza con molti punti di domanda ma che probabilmente non è riuscito a dare un’identità ed un gioco a questa squadra.
Abbiamo visto diverse partite, la difesa a volte a quattro e a volte a tre, qualche volta a cinque ma non ha mai trovato un progetto o un’identità. Il centrocampo non crea gioco (Pinardi non è un mediano, Misuraca non è certo un interno, Giandonato e Castiglia non possono pestarsi i piedi tra loro), l’attacco almeno al Menti deve avere almeno due punte (Malonga a venti metri dalla porta)… ed è per tutti questi motivi che forse uno dei problemi attuali è la conduzione tecnica.
E’ vero, probabilmente siamo tutti allenatori e direttori sportivi, ma forse a volte bisogna leggere la realtà e la realtà secondo il mio modesto parere è che con questa rosa costruita con mille difficoltà non si può soffrire fino alla fine per salvarci. Anche perché ai play off andranno squadre inferiori tecnicamente alla nostra.
E’ vero che i nomi non fanno la differenza, ma è anche vero che la determinazione e l’identità di una squadra la costruisce il mister.
Buon lavoro a mister Breda e se arriverà un suo nuovo collega almeno potrò dire a mio figlio: “Papà l’aveva detto”.
Ringraziando se pubblicate questa lettera saluto tutti e Forza Vicenza
Cristian Lotto
Su una cosa siamo perfettamente d’accordo con lei, sig. Cristian, siamo un po’ tutti allenatori e direttori sportivi.
Sul resto concordiamo molto meno. Pur non esente da errori il lavoro fin qui svolto da mister Breda ci pare almeno da sufficienza, considerando soprattutto che non ha mai avuto l’intera rosa disponibile.
E ad aggiungere merito al tecnico trevigiano c’è il fatto che mai ha accampato alibi per i numerosi infortuni dei suoi, o per sciagurate decisioni arbitrali come il gol negato a Gavazzi con il Lanciano o il rigore di sabato su Giacomelli, giusto per citare le più eclatanti.
Nel calcio tutto può succedere, ma siamo convinti che se la squadra saprà comprendere fino in fondo la lezione di Vercelli e conserverà la determinazione vista contro il Livorno, Breda dopo il panettone mangerà sereno anche la colomba.
Con buona pace della sua credibilità davanti al figliolo.
(red.)