Gentile redazione,
dopo l’ultima indecente partita è ora che il sig. Breda presenti le dimissioni visto che è riuscito nell’intento di far resuscitare i morti della Pro Vercelli e il cadavere di Camolese. Il nostro mister ci è stato presentato come l’allenatore “profeta” del calcio offensivo, peccato che in più di qualche partita non riusciamo neanche a fare un tiro, dicasi uno, nello specchio della porta e si subisca sempre il gioco degli avversari che si chiamino Verona o Lanciano. Anche sabato ha messo in atto le sue cervellotiche scelte di far giocare gente fuori ruolo, vedi esterni alti che fanno i terzini o mezzepunte che fanno i mediani, presentandosi fuori casa con solo due difensori di ruolo e per giunta rispolverando Giani da centrale, che ne ha fatte più di bertoldo e tenendo in panchina Pisano che ad inizio campionato era titolare fisso, meritandosi sempre la conferma, e da un pò di partite è stato accantonato senza motivo. Non c’è stata partita in cui, a parte gli infortuni, non sia riuscito a variare lo stesso la formazione, non dando mai certezze alla squadra. Ha messo praticamente fuori rosa un attaccante veloce come Minesso capace di saltare l’uomo e di fare anche più di qualche gol, come in precampionato, e nell’unica partita in cui lo ha riconvocato in mancanza di uomini dove lo schiera? Naturalmente da terzino!
Caro Breda prenditi un periodo di pausa, per riordinare il caos che hai in testa anche perché non c’è bisogno di allenatori che inventano il calcio! Almeno il tanto vituperato Cagni sapeva mettere i giocatori nel loro ruolo!
Paolo B.
Su mister Breda ci siamo più volte espressi, anche in maniera critica come nella nostra ultima analisi in riferimento alla gara di Vercelli. Leggendo la sua lettera, però, sono doverose alcune precisazioni. Innanzitutto non ci risulta sia mai stata pronunciata la parola “profeta” in sede di presentazione, piuttosto c’era una buona dose di ottimismo da parte del presidente Masolo, ma si sa che nel calcio (e a Vicenza questi ultimi otto anni lo hanno certificato) è il campo che conta. Da parte sua, però, Breda non ha mai fatto proclami o promesse, e non va dimenticato che ha preso in mano una squadra che fino a due giorni dall’inizio del campionato non aveva ancora la certezza della categoria (e che di fatto è stata “costruita” negli ultimi giorni di mercato). Sugli “esterni alti che fanno i terzini” ricordiamo ancora una volta che contro il Novara (quindici giorni prima, non una vita fa) fu proprio l’arretramento di Padalino una delle mosse giudicate vincenti e anche in questo caso ci siamo già espressi in sede di analisi di Pro Vercelli-Vicenza; per quanto riguarda le “mezzepunte che fanno i mediani”, non è che ci siano poi così tante alternative in rosa, visto che di centrocampisti veri il Vicenza ha a disposizione solamente Giandonato e Castiglia. Discorso Minesso, ne abbiamo già scritto rispondendo ad un altro tifoso: per dovere di cronaca va ricordato che è stato schierato titolare in campionato contro Spezia e Cesena (a nostro avviso con risultati tutt’altro che lusinghieri), mentre contro il Lanciano è entrato sul finire di gara come esterno nel 3-5-2. Visto che cita Cagni con cui il Vicenza è retrocesso in lega Pro (magari qualcuno se l’è domenticato …), ci limitiamo a ricordare un Varese-Vicenza (3-0) con Pisano entrato nella ripresa al posto di Soligo infortunato e schierato a centrocampo perché due centrocampisti di ruolo, Paro e Possebon, erano stati mandati in tribuna (portando in panchina tre difensori). Per chiudere, dire che Breda abbia delle responsabilità va bene (dopotutto è lui l’allenatore), invocarne le dimissioni (senza tenere conto di tutti quei fattori che più e più volte sono stati sottolineati) ci sembra ingeneroso e fuori luogo. Ma è solo la nostra opinione.
(red.)