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Massone dopo la nota Finalfa: “Restituita credibilità”

Da 18 Novembre 2012 - 16:23Non Ci Sono Commenti3 min leggere

 

Contento della rettifica di Finalfa, avvocato?

“No, in generale non posso certo dirmi contento di come si sono sviluppate le cose dopo la discesa in campo del gruppo che rappresento per l’acquisizione del Vicenza calcio. La nota di Finalfa serve però a mettere i puntini sulle “i” e a zittire le voci che ci bollavano come inadeguati finanziariamente per un’operazione del genere. Ora è chiaro a tutti che le ragioni del nostro allontanamento non stanno nel veto delle banche nei nostri confronti. E’ un risarcimento di credibilità (in ambito vicentino, altrove ci conoscono e non ne abbiamo bisogno) che non mi fa felice, serve solo a rendere meno amara la vicenda”.

Se non le banche, chi vi ha “fatto fuori”?

“Da parte dell’attuale proprietà non c’è mai stata la reale volontà di intavolare una trattativa decisiva con noi. Né quando nessuno, a parte noi, bussava alle porte di via Schio, tantomeno oggi, quando sembra che la cordata capitanata da Dalle Rive sia vicina all’acquisizione. L’ultima volta che siamo stati chiamati a produrre documentazione dal delegato alla vendita della società Tiziano Cunico, e dallo studio legale che segue la vendita è stato un mese e mezzo fa, ma l’esito è stato quello ormai consueto”.

Che cosa è successo?

“Abbiamo risposto prontamente inviando quanto richiesto e abbiamo domandato che ci venisse data una risposta definitiva, che da allora non è mai arrivata. Evidentemente non si sente la necessità di un confronto, la trattativa è condotta a senso unico, a beneficio di un unico interlocutore. Badi bene, io nutro il massimo rispetto nei confronti dell’imprenditore Dalle Rive e gli auguro le migliori fortune, a maggior ragione se riuscirà ad entrare in via Schio. Ma mi sarebbe piaciuto che ci fosse stato riservata la stessa possibilità di esprimere le nostre potenzialità”.

A dire la verità, avete avuto due anni per farlo. Ma quando si arrivava al dunque i nomi del suo gruppo non venivano mai resi noti. Non si è mai capita la reale portata della vostra cordata…

“Questo non è esatto, al vicepresidente Cunico è stata data la possibilità di conoscere ogni dettaglio del nostro progetto, le professionalità, i nomi degli imprenditori coinvolti. Ma, come ho detto, non ci è mai stata data una risposta in merito”.

Rimpianti?

“Solo uno: le tante persone che ho conosciuto a Vicenza, talune anche all’interno della società, mi hanno dimostrato nella stragrande maggioranza dei casi una disponibilità al dialogo che meritava una conclusione diversa”.

La nota di Finalfa mette la parola fine al vostro tentativo di scalata al club biancorosso?

“Al momento il quesito non si può neppure porre, c’è un gruppo in pole position e noi siamo fuori dalla porta. Se poi il gruppo Dalle Rive non portasse a compimento l’acquisizione ci sarebbero molti aspetti da prendere nuovamente in esame”.

Quali?

“Mi riferisco ai numeri, ai bilanci, ai debiti, quasi sicuramente cambiati rispetto a quando li abbiamo visti. Noi abbiamo visionato conti che non sono quelli attuali. E per il parco giocatori vale lo stesso discorso. Se mai ci fossero nuovi spiragli di trattativa, sempre ammesso che nel frattempo non abbiamo portato a termine altre acquisizioni importanti e il Vicenza ci interessi ancora, dovremmo riconsiderare tutta questa questione e riesaminare patrimonio e contabilità della società, attualizzandoli. Ma al momento non vedo questa possibilità”.

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Articolo scritto dalla Redazione di Biancorossi.net

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