Camisa 6: in quei venti minuti della ripresa rischia il tracollo come tutta la squadra: ha il merito di non perdere la trebisonda e restare a galla.
Gentili 6,5: anche oggi una prova complessivamente senza sbavature, impreziosita dal gol del pareggio.
Di Matteo 6: primo tempo ordinato, poi nella ripresa dalle sue parti si balla ma i demeriti non sono solo suoi. Ritorna fuori alla distanza provando a spingere fino alla fine.
Padalino 6: lui i tanto invocati (dalla curva) attributi li mette, ma non può cantare e portare la croce da solo.
(Giandonato 5,5 ): anche oggi poco incisivo.
Castiglia 6: non è nella sua miglior giornata ma la sufficienza, in un modo o nell’altro, se la guadagna.
Mustacchio 5,5: l’impegno non gli difetta, ma ogni tanto servirebbe anche qualcosa in più.
(Giacomelli sv): dovrebbe dare vivacità negli ultimi minuti, a sprazzi ci riesce.
Pinardi 5: troppo brutto per essere vero, sbaglia tutto quello che può sbagliare. Un Pinardi così non serve a nessuno, tantomeno a questo Vicenza.
(Maiorino sv): giusto il tempo per non farsi trovare pronto sulla palla del possibile 2-3.
Plasmati 7: suo lo zampino nei due gol biancorossi. Fa a sportellate con i difensori granata da autentico corazziere qual è e anche in difesa a più riprese fa valere i suoi centimetri. Tanto prezioso quanto efficace.
Malonga 6,5: gol che pesa, per tanti motivi, con la speranza che ritrovi il sorriso e lo smalto dei tempi migliori.
All. Breda 5,5: il risultato con cui si era chiuso il primo tempo dava ragione al modo in cui il tecnico aveva preparato la gara. La ripresa però grida vendetta e resta la sensazione di aver gettato via un’occasione importante contro un avversario che non era nella sua miglior giornata e che il Vicenza del secondo tempo ha contribuito a fare grande.