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Questo Vicenza è ripartito portandosi sul groppone tutte le problematiche societarie (aggravatesi nell’estate) e la stagione è iniziata con i problemi e le incongruenze di sempre. Dal mercato estivo sono arrivati circa 3,5 milioni di euro che servono e serviranno per pagare parte delle spese correnti. E’ il solito copione, in estate si va alla campagna trasferimenti per fare cassa e non per potenziare la squadra, questo accade da sempre nella gestione Cassingena. Se si pensa che negli ultimi mercati nelle casse del Vicenza sono entrati oltre 9 milioni di euro e spesi zero si ha la conferma che a Vicenza, pur senza pagare un cartellino, di giocatori di valore ne sono arrivati tanti. Il problema è che sono stati venduti spesso dopo una stagione, o peggio dopo poche partite come è accaduto per il giovane Salifu (ceduto alla Fiorentina dopo otto presenze con la maglia biancorossa). O come per Sestu, finito al Bari nel mercato di gennaio dopo aver giocato una quindicina di gare. E qui sta il punto chiave delle problematiche delle stagioni dell’era Cassingena, l’assenza totale di un progetto che porti a mettere una base su cui costruire una squadra. Quante volte si è sentita o letta una sola parola su un simile progetto? Il grande Renzo Ulivieri direbbe “ormai mi faccio noia da solo“ nel ripeterlo, ma i fatti hanno dimostrato che questa è la triste realtà. La conseguenza di queste annate ripetitive nella loro assoluta negatività è quella di uno scollamento tra tifoseria, squadra e società, come mai prima nella storia del Vicenza. Ecco perché, come abbiamo scritto poco tempo fa, urge un cambio al vertice per girare pagina, anzi per cambiare proprio libro. Andare avanti così non ha nessun senso e di questo ci auguriamo si rendano conto tutti. Perché per costruire qualcosa di importante servono tre componenti che siano forti e che remino tutte dalla stessa parte: società, squadra e tifoseria. La realtà delle cose invece è sotto gli occhi di tutti, con la speranza che anche chi non vuol vedere cominci almeno a farsi qualche domanda. No, proprio non ci siamo, qui è tutto sbagliato e tutto da rifare.

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Articolo scritto dalla Redazione di Biancorossi.net

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