GENTILI 5: disfa in difesa tutto ciò che di buono combina in attacco. Due pericolosissimi colpi di testa ad impensierire Leali, ma anche alcune incertezze, tra cui un errore di tempo su Testardi, che poteva costare il raddoppio.
GIANI 5,5: in difesa fa il suo compitino, senza infamia né lode, ma quando è chiamato ad impostare e soprattutto ad andare al tiro, si dimostra inefficace e denuncia i suoi limiti tecnici.
GAVAZZI 7: prestazione maiuscola, fatta di dinamismo, grinta ed efficacia nelle giocate per vie esterne. Come sempre è anche uno degli ultimi ad arrendersi. Un vero leone tra troppe pecorelle.
GIANDONATO 4,5: inguardabile. Lento, molle, scolastico, presuntuoso. In serie B tutta la classe che gli si attribuisce serve a nulla, se mancano gli attributi.
PADALINO 7: impagabile. In mezzo al campo ringhia, imposta e va anche a cercare l’azione personale. L’ex sampdoriano in questo momento regge da solo tutto il filtro berico. Esce stremato tra gli applausi del Menti.
MALONGA 5: ci siamo chiesti spesso perché il Cesena se lo sia lasciato scappare tanto facilmente. Da qualche giornata l’abbiamo intuito. Macchinoso, prevedibile, forse troppo lontano dalla porta. Ma forse questa è l’unica colpa che non è sua.
GIACOMELLI 5,5: giornata da dimenticare per il trottolino biancorosso. Cerca insistentemente le sue giocate, ma non gliene riesce mezza. E alla fine il mister lo cambia.
PLASMATI 6,5: un combattente inesauribile, ma oggi, oltre alla generosità, sfodera anche lucidità, altruismo e buon piede. Inutile dire che di testa praticamente sono tutte sue, in attacco e pure in difesa. Bene così.
PINARDI 5,5: il suo subentro preannunciava una crescita tecnica in campo che in realtà non si è vista. Gioca molte palle, ma senza mai trovare la profondità giusta. Non prova nemmeno il tiro che altre volte era risultato efficace.
MUSTACCHIO s.v.
MINESSO s.v:
BREDA 5,5: la squadra non trova mai il pallino di un gioco ragionato, ma va a folate, il più delle volte velleitarie. Le molte assenze non lo assolvono del tutto. Quando si gioca così male, una parte della responsabilità è sempre anche del timoniere. E gli arriva la seconda razione di fischi.