E pensare che la nota di Finalfa (datata 2 luglio) aveva spinto lo stesso Massone a dichiararsi pronto a procedere per vie legali per tutelare la propria immagine e quella del gruppo rappresentato, citando espressamente, in un comunicato diffuso attraverso il forum dei tifosi magicolane.com, l’azionista di riferimento del club Sergio Cassingena. Un Massone che lo scorso 19 luglio era poi tornato alla carica dopo aver ricevuto un altro no, annunciando che “la verità verrà stabilità da un tribunale. Penso che Finalfa abbia già ricevuto la lettera dei mie avvocati, questa volta andrò fino in fondo”. Ma come detto il viaggio odierno di Massone a Vicenza non ha nulla a che fare con le faccende da tribunale, bensì è finalizzato all’ennesimo tentativo di scalata al club di via Schio, sulla scia anche del profumo di serie B che si è tornato a respirare in questi ultimi giorni all’ombra dei Berici. Confermate una volta di più anche le indiscrezioni che vorrebbero al fianco di Massone, come a Livingstone, Tommaso Bruno, pronto ad assumere l’incarico di direttore generale, mentre il ruolo di direttore sportivo verrebbe affidato all’ex ds della Triestina Antonio Recchi; la novità invece riguarda il nome dell’allenatore a cui Massone avrebbe voluto affidarsi se fossero andati a buon fine i precedenti tentativi di acquisto della società, ossia l’ex Pescara Andrea Camplone. La telenovela di questa cessione senza fine si arricchisce dunque di un’altra puntata. L’ennesima. Che potrebbe anche vanificare gli sforzi fatti sin qui da Tiziano Cunico, consigliere con delega alla vendita, che in queste ultime settimane forte del possibile ripescaggio in serie B aveva intensificato i colloqui con una cordata formata da quattro imprenditori vicentini.
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