ore 16.35: i legali del Vicenza sono già al lavoro sulla documentazione della pratica relativa al deferimento del Lecce. Il processo del filone di Bari inizierà domani mattina e proseguirà sabato. Solo dopo, presumibilmente verso mercoledì, la Commissione Disciplinare rendeà note le sentenze di primo grado. Nel frattempo l’avvocato Andrea Fabris riassume la giornata odierna. “Anche oggi tutto si è svolto secondo le previsioni – sottolinea il dirigente biancorosso – il nostro intervento è stato tenuto dall’avvocato Antonino De Silvestri che ha messo in risalto le incongruenze e le non poche contraddizioni nella memoria difensiva del Grosseto. Ovviamente abbiamo appoggiato le richieste del Procuratore Federale Palazzi chiedendo la retrocessione del Grosseto in lega Pro”. Il legale vicentino si sofferma poi sull’intervento difensivo dei legali del Grosseto. “La linea scelta dall’avvocato Grassani è stata quella di cercare di screditare la figura del direttore sportivo Iaconi – spiega Fabris – diciamo che anche in questo caso era prevedibile e la cosa non ci ha sorpreso. Normale che la difesa abbia cercato di confutare la tesi dell’accusa, ma devo sottolineare che il piano accusatorio presentato da Palazzi poggiava su basi solide e con argomentazioni molto chiare”. Le sentenze, come detto, dovrebbero arrivare verso mercoledì, intanto domani mattina si apirà la pagina del filone di Bari. Fari puntati sul Lecce e sulla posizione, pesantemente compromessa, dell’ex presidente dei salentini Pierandrea Semeraro
ore 15.30: un riassunto delle dichiarazioni di Piero Camilli tratto dall’agenzia di stampa Italpress: “Veder piangere mio figlio dopo le richieste avanzate dal procuratore Palazzi mi ha fatto male: nè io nè soprattutto la mia famiglia meritiamo questo“. Visibilmente commosso, il presidente del Grosseto, Piero Camilli, ha chiuso così la propria difesa di fronte alla Commissione Disciplinare.
“L‘avvocato della Nocerina mi ha chiamato delinquente, ma dovrebbe rivolgersi in questo modo a qualcun altro – ha osservato – io non merito questo trattamento, sono una persona per bene, sono nel calcio da 22 anni, ho cominciato in seconda categoria e mai sono stato sfiorato da vicende del genere“.
Il presidente del Grosseto ha poi rigettato le accuse ricevute dal suo ex direttore sportivo Andrea Iaconi, “un uomo dalla dubbia moralita’ – ha sottolineato Camilli – quando avrei parlato della presunta combine con lui? Ditemelo, per favore. Non ci sono riscontri certi, ho letto le carte cento volte: la partita non l’ha forse combinata Carobbio con gli zingari? E perche’ allora Carobbio non ha mai fatto il mio nome in modo diretto? E perche’ la Procura di Cremona non mi ha mai cercato, ne’ iscritto nel registro degli indagati? Un’ultima precisazione: Palazzi parla di una grave crisi tecnica del Grosseto prima della partita contro l’Ancona, ma avevamo raccolto sei punti nelle ultime tre partite. E secondo voi io dovevo comprare il pareggio avendo una squadra piu’ forte? Qui si vuole decretare senza basi la morte sportiva del Grosseto e del sottoscritto, non e’ giusto“.
ore 15.15: sta per riprendere il processo che però per quanto riguarda le vicende che interessano al Vicenza non registrerà altre novità essendo terminato l’intervento difensivo dei legali del Grosseto. Il pomeriggio sarà riservato alla posizione di Conte, con l’allenatore della Juventus che secondo lle ultime indiscrezioni sembra intenzionato a rinunciare al patteggiamento. A breve riporteremo un riassunto della giornata tramite le parole dei legali del Vicenza che domani saranno ancora presenti a Roma in quanto inizierà il processo del filone di Bari dove l’attenzione sarà rivolta alla posizione del Lecce che, deferito per responsabilità diretta, rischia la retrocessione in lega Pro
ore 14: si va in pausa pranzo, si ricomincerà alle 15
ore 13.50: dopo l’avvocato Grassani, parla Camilli e attacca ancora il direttiore sportivo Iaconi definendolo “uomo dalla dubbia moralità, noto scommettitore” e quasi deridendo la Procura afferma che sempre Iaconi è stato invece assunto dalla Procura stessa “come uomo dalla specchiata sincerità ed affidabilità”. Le considerazioni le lasciamo ai lettori, ma una domanda ci sorge spontanea. Chi ha assunto il “mostro” Iaconi a Grosseto? E come mai il presidente Camilli alla fine della stagione in cui si giocò la partita incriminata Ancona-Grosseto (30 aprile 2010) visti i presunti gravi dissidi denunciati non esonerò Iaconi, se non subito, almeno a fine stagione? Ricordiamo che Iaconi rimase a Grosseto fino alla fine di novembre del 2010
ore 12.55: come era facile prevedere, l’avvocato Grassani cerca di smontare la credibilità dell’ex direttore sportivo del Grosseto Iaconi. Vedremo tra poco se l’avvocato Grassani attaccherrà anche la credibilità dei vari Carobbio, Turati, Conteh, Acerbis e Joelson che, ironia della sorte, hanno permesso al Grosseto durante il primo processo un patteggiamento a dir poco vantaggioso
ore 12.50: chiaro e deciso l’intervento dei legali del Vicenza che hanno messo in evidenza le incongruenze, in vari passaggi, della memoria difensiva. Inoltre è stata confermata la richiesta di applicazione della sanzione. Sulla stessa linea si sono espressi anche i legali di Nocerina e Gubbio. Tra pochi minuti dovrebbe iniziare a parlare l’avvocato Grassani, poi sembra che ci sarà anche un intervento del presidente del Grosseto Camilli
ore 12.25: è il turno dei legali del Vicenza che è parte terza interessata assime alla Nocerina. Solo dopo dovrebbe iniziare a parlare la difesa del Grosseto, ma la scaletta potrebbe cambiare se in aula arrivassero i legali di Conte per tentare di risolvere la posizione del tecnico della Juventus
ore 11.23: dibattimento sospeso, alla ripresa toccherà alla difesa del Grosseto
ore 10.40: “C’è giustizia? Sono deboli con i forti e forti con i deboli”. Così il presidente del Grosseto Piero Camilli all’Ansa poco prima di entrare nell’ex Ostello della Gioventù. “I tifosi sanno chi sono – ha aggiunto – mi batto per il Grosseto e sono una persona per bene. Speranze? Non dipende da me. Io sono qui per difendermi”
ore 9.54: al momento sta parlando l’avvocato Grassani, legale del Grosseto, ma in merito alla posizione di Bertani, suo assistito. Al dibattimento, come ieri, presenti anche gli avvocati del Vicenza Calcio Andrea Fabris, Gian Luigi Polato e Tonino De Silvestri: c’è attesa per il caso Grosseto
ore 9.50: questo un estratto di quanto riporta l’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport: Il Grosseto, unica società del filone di Cremona deferita per responsabilità diretta, è quella messa peggio, ma non c’erano dubbi: retrocessione e tre punti di penalizzazione chiesti per il club, cinque anni e preclusione per il presidente Camilli. «Sono richieste molto pesanti, rispetto alle quali reagiremo con forza, dimostrando l’estraneità di Camilli – ha detto il legale del club, l’avvocato Mattia Grassani -. Soprattutto, faremo in modo che il calcio a Grosseto continui a esistere». Trema anche il Novara, per il quale Palazzi ha chiesto -4; e ancora, chiesti quattro anni per Vitiello, tre e mezzo per Bertani, Bombardini, Catinali (senza continuazione), Coppola, Drascek, Gheller, Pellicori e Terzi, tre per Pesoli. Per Mario Cassano, invece, «soltanto» nove mesi: confrontati con i cinque anni (e radiazione) del precedente processo, sono niente
ore 9.40: iniziato il dibattimento