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DIFESA. Nella scorsa stagione il reparto arretrato è stato uno dei (tanti) punti deboli con ben 61 reti subite. Normale che le colpe non siano state solo dei difensori di ruolo, ma della fase difensiva nel suo complesso, però sembra scontato che il reparto abbia bisogno di un restyling con qualche faccia nuova. Tra i pali l’eredità di Frison sarà raccolta da Pinsoglio, mentre al centro della difesa uno tra Pisano e Martinelli dovrebbe lasciare Vicenza, così come Bastrini al quale mister Breda sembra preferire Giani. Serve un centrale di stazza e di personalità, ma l’incertezza della categoria e l’impossibilità di offrire un ingaggio adeguato blocca eventuali possibilità che il mercato sta offrendo adesso. Molto difficile, quindi, arrivare all’ex empolese Angella che guadagna circa 150 mila euro a stagione, non convince del tutto Zoboli. Piace Camisa, che nella scorsa stagione era a Varese, ma il difensore pugliese potrebbe vestire il biancorosso nel caso in cui uno tra Martinelli e Pisano fossero ceduti essendone di fatto quasi un doppione. Importante, poi, è la questione dei laterali. Se mister Breda giocherà a tre dietro, sia a destra che a sinistra servirà (almeno) un giocatore che sappia coprire l’intera fascia e svolgere sia la fase difensiva che offensiva. In organico al momento ci sono solo Gavazzi (in partenza, ma che Breda cercherà in tutti i modi di trattenere) e Imparato (che può rappresentare solo un’alternativa al titolare), che il ruolo l’hanno già coperto, mentre a sinistra Bastrini e Giani dovrebbero adattarsi al compito, essendo di fatto dei difensori puri. Manca quindi un giocatore importante, com’era Rizzato nella Reggina di Breda, e i nomi che sono stati accostati al Vicenza (Foglio, Cristiano e l’ex Di Matteo) non hanno trovato nessun riscontro concreto e sembrano assolutamente fuori portata. Così come  la candidatura di Vitale, che sarebbe perfetto per il ruolo, è più teorica che altro. 

CENTROCAMPO. Di ruolo al momento c’è il solo Nicola Rigoni, che tra l’altro piace molto al Chievo e al Pescara e potrebbe partire anche in caso di serie B. Finora Breda ha cercato risposte da Misuraca, provandolo anche da regista davanti alla difesa, e da Mustacchio, che però manca della posizione e del senso tattico che un centrocampista deve avere, anche se è giusto sottolineare come l’ex sampdoriano ha comunque mostrato grande disponibilità ad adattarsi ad un ruolo che aveva svolto nelle giovanili. In ritiro i giovani Sandrini e Bruno hanno confermato di avere buone qualità, ma di non essere ancora pronti per un ruolo da titolare con la maglia biancorossa. Ecco quindi che il reparto centrale è tutto da costruire, con Giandonato e Castiglia che si dovrebbero aggregare al gruppo di Breda, ma finché il Vicenza non sarà certo della riammissione in serie B non verranno tesserati e quindi non potranno giocare in gare ufficiali. Restano da definire le posizioni di Maiorino e Giacomelli, che dovrebbero rimanere, ma che in un 4-3-3 troverebbero la loro naturale collocazione nel ruolo di attaccante esterno alto, mentre in un 3-5-2 faticherebbero tatticamente a trovare spazio a meno che mister Breda non li vada a considerare come attaccanti.

ATTACCO. Ceduto Abbruscato al Pescara e partito Paolucci per fine prestito, il reparto offensivo poggia in questo momento sulle spalle del solo Baclet, che di fatto però ha la valigia in mano. In queste ore si tratta per la cessione dell’ex leccese al Cska di Sofia a conferma del fatto che Baclet non farà parte del Vicenza di Breda. Urge quindi trovare almeno un attaccante di spessore, un centravanti che sappia fare anche reparto da solo oltre che a finalizzare il gioco della squadra. Con le casse vuote che più vuote non si può sarà un compito difficilissimo, ma quella dell’attaccante è una scelta che non si potrà sbagliare. Mentre si complica la corsa a Boakye che il Sassuolo vorrebbe riavere, il Vicenza ha chiesto la disponibilità di Malonga al Cesena ricevendo un secco no. Con il Chievo Verona si potrebbe abbozzare un discorso per portare in biancorosso Moscardelli, ma l’obiettivo principale è quel Linus Hallenius che a Padova ha fatto vedere grandi cose fino a quando il ginocchio destro non l’ha fermato. Hallenius, di proprietà del Genoa, è stato operato dal prof. Mariani a metà giugno e il Vicenza potrebbe essere la piazza giusta per rilanciare un giocatore dalle grandi qualità come l’ex padovano. Resterà Minesso, che come seconda punta ha mostrato di avere buone doti, piace anche l’ex ascolano Mendicino e il cagliaritano Ragatzu a cui dovrebbe far posto Danti, che è in lista di partenza. Resta infine l’incognita di Youssou Lo ma l’ex Udinese, dopo quasi un anno di inattività, al momento può essere considerato niente più che una scommessa.    

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Articolo scritto dalla Redazione di Biancorossi.net

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