Durante la conferenza stampa di presentazione di mister Roberto Breda (benvenuto, e in bocca al lupo) abbiamo percepito fin troppa sicurezza che alla fine il Vicenza giocherà in serie B. Non che non ne esistano le possibilità, ma darlo per scontato sarebbe un errore molto grave.
Verissimo che il Lecce si trova in una situazione molto delicata vista la chiara implicazione dell’ex presidente Pierandrea Semeraro nella (presunta) combine tra Bari e Lecce, così come è altrettanto reale la pericolosa posizione del presidente del Grosseto Camilli chiamato in causa da Joelson, Turati, Acerbis e dal direttore sportivo Iaconi per Ancona-Grosseto e per Salernitana-Grosseto. Ma mentre la giustizia sportiva farà il suo corso, il Vicenza dovrà cominciare a lavorare su due fronti, uno che mira a costruire una compagine per la lega Pro, l’altro per un’eventuale serie B.
Al momento le operazioni di mercato sono state indirizzate solo in uscita con il chiaro intento di fare cassa (e qualcuno si chiederà dove sia la novità…), l’altro di abbassare ulteriormente il monte ingaggi. In via Schio al momento hanno già incassato circa un milione, mentre il monte ingaggi è stata abbassato ulteriormente portandolo a poco più di tre milioni lordi, quasi un milione e mezzo in meno di quello della stagione appena conclusa, e lontanissimo dagli oltre nove milioni del campionato dei vari Guardalben, Serafini, Capone, Giubilato, Zampagna, Bernardini e compagnia.
Fin qui, visto che di soldi non ce ne sono (ma anche qui non è una novità…), la scelta potrebbe anche essere condivisibile ma quello che preoccupa tutto l’ambiente biancorosso è l’immobilismo e l’incertezza nelle scelte societarie che hanno mostrato i vertici di via Schio. L’impressione è che gli errori degli anni passati non abbiano insegnato nulla e che quindi ci si trovi di fronte al solito film che i tifosi del Vicenza conoscono (ahimè…) a memoria. La scelta di mister Breda (con Marco Zanchi che gli farà da secondo?) alla vigilia del ritiro è il primo mattone della prossima stagione che però per poter essere diversa nei risultati dagli ultimi deludenti campionati avrebbe bisogno di una gestione differente da parte di una società che si ostina a non imparare dagli errori commessi e continua imperterrita a ripeterli.
E, a riguardo, è stato tristissimo sentire, per ben due volte in pochi giorni, dal presidente Massimo Masolo che il Vicenza è retrocesso nello scorso torneo perché è stato sfortunato. Considerazione che sottolinea impietosamente come in via Schio si continui a non capire. Nel calcio una partita si può anche perdere a causa della jella, ma un campionato di sicuro no.
Per questo ci permettiamo di suggerire al presidente del Vicenza di ammettere i tanti errori commessi nella passata stagione che hanno portato alla giusta e meritata retrocessione sul campo del Vicenza, e l’impegno magari di prenderli da lezione per non ripeterli. Se non si capisce questo, oltre che a prendere in giro i tifosi del Vicenza, ci sono già tutte le premesse per un altro campionato da dimenticare…