Camilli ha ribadito che le accuse mosse contro lui da Turati e Acerbis, “il giorno prima di essere scarcerati”, sarebbero “una vera e propria ritorsione organizzata a tavolino perchè avevo avviato nei loro confronti un’azione di sequestro dei beni personali con i quali garantire il risarcimento dei danni da loro causati alla società”. Il presidente Camilli ha ha poi smentito “categoricamente” anche l’accusa di aver “comprato” la partita con la Salernitana del 17 aprile 2010, finita 3 a 4 per il Grosseto. “Turati – spiega – ha detto che io avrei dato 3-4 mila euro a Mariano Stendardo, un mio ex giocatore, per organizzare la combine. Ma io – sottolinea – sono una persona per bene, non ho mai comprato partite e non frequento, come chi mi accusa biscazzieri, personaggi loschi e bande di zingari”. Infine, Camilli afferma che l’interrogatorio “è stato tranquillo e improntato alla massima collaborazione” e si è detto certo di riuscire a dimostrare la sua totale estraneità ai fatti
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