Avvocato, il suo intervento sul forum www.magicolane.com ha scatenato la curiosità dei tifosi biancorossi, che vorrebbero ora rivolgerle molte domande sulla sua scalata a via Schio. Vorrebbero soprattutto sapere sulla base di quale progetto sportivo-manageriale lei e il suo gruppo pensate di risollevare le sorti di un Vicenza scivolato in Lega Pro e con una situazione debitoria molto pesante.
“Gli imprenditori che rappresento sono persone per bene e molto in vista nei campi in cui operano (“la mia squadra è costituita dal sottoscritto che ha interessi, oltre che nel calcio, nella ristorazione e nell’edilizia, da un imprenditore edile e nel settore alimentare, da uno che opera nel campo della sanità e da un commercialista con cariche all’interno del Coni” aveva scritto ieri, ndr), abbiamo la forza economica e manageriale per pagare i debiti e avviare un progetto importante”.
È possibile fare qualche nome?
“No, è prematuro, così come è presto parlare di come intendiamo sviluppare i nostri progetti. Come ho detto lunedì o martedì attendo una risposta definitiva, dovesse essere positiva non avrò successivamente difficoltà a chiarire in maniera cristallina le nostre intenzioni e ad annunciare la formazione della mia squadra”.
Lei legge i giornali, ha visto i bilanci. Si rende conto che, tra risanamento e avvio di una nuova gestione, siamo di fronte ad un investimento stimabile in almeno una quindicina di milioni di euro?
“Certo che me ne rendo conto. Ribadisco che la forza economica per affrontare la situazione c’è. Così come la forza delle idee. Le garanzie che abbiamo portato a supporto della nostra offerta parlano da sole, sono solidissime. Sfido chiunque a dire o scrivere il contrario: sono disposto alla querela per difendere l’onorabilità del mio gruppo, che se troverà la porta in faccia a Vicenza si muoverà su altre piazze”.
Lei ha definito la sua offerta “pari alla richiesta” e “valida anche in caso di Lega Pro”…
“Dirò di più, per le attuali condizioni del club, la nostra offerta è scandalosa, nel senso che è molto più che congrua (la cifra rimane coperta da riserbo, ndr). E preciso che mira all’acquisizione del 70% delle quote societarie, non del 51% come ho letto da qualche parte. Per quanto riguarda la categoria in cui il Vicenza giocherà la prossima stagione è ovviamente importante, e se arriveremo a gestire la società faremo di tutto per mantenere la B. Ma il fatto che siamo interessati anche in caso di retrocessione è la dimostrazione che vogliamo avviare un progetto a lunga scadenza, partendo nel caso anche dal terzo gradino del calcio nazionale”.
È al suo secondo tentativo di scalata alla maggioranza del Vicenza calcio, che situazione ha trovato rispetto alla prima esperienza?
“La situazione del club biancorosso è attualmente molto ingarbugliata, di difficile lettura. Al di là dell’incertezza sulla categoria in cui si giocherà il prossimo anno, non c’è chiarezza sui programmi e su chi li gestirà. Anche sulla figura di delegato alla vendita della società c’è confusione; da un lato le trattative affidate a Cunico, dall’altra un Danilo Preto, ad di quella Finalfa di fatto proprietaria del Vicenza, che legittimamente valuta altre proposte. Ma qual è l’interlocutore giusto? E poi c’è il problema principale: al di là delle dichiarazioni ufficiali, c’è da stabilire se ci sia l’effettiva volontà di vendere”.
Che vuol dire?
“Sono convinto che il Vicenza si possa acquistare solo se viene operato un taglio netto con la precedente gestione. Questo vuol dire che solo attraverso un reale passo indietro di tutti gli attori protagonisti delle ultime, deludenti stagioni si potrà guardare al futuro, con l’ingresso di nuovi soci e nuove idee manageriali. Quelle che la mia compagine sarebbe in grado di portare avanti”.
Quante probabilità concede al suo secondo tentativo di scalata a via Schio?
“Se guardo alla bontà della nostra proposta dovrei dire 100 per 100, ma rimangono le variabili di cui ho parlato. Vedremo…”.
Così Angelo Massone, in attesa della risposta ufficiale di via Schio. In serata intanto, si è diffusa l’indiscrezione secondo la quale le garanzie presentate dal gruppo dell’avvocato romano non avrebbero trovato al momento il favore dell’istituto di credito (BPVi?) al quale sarebbero state presentate. I prossimi giorni serviranno dunque a chiarire se al gruppo romano verranno concesse le credenziali per poter o meno sferrare l’attacco decisivo alla proprietà del Vicenza calcio.