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Masolo. Quel che è certo, però, è che molto dipenderà dalla posizione dell’attuale presidente Massimo Masolo, una posizione che dovrà essere chiarita quanto prima. Buttato nella mischia dal dimissionario Sergio Cassingena (“ho accettato la carica quando nessuno la voleva”, ha ammesso lo stesso Masolo), l’odontoiatra berico sembra ora essere stato messo di fronte ad un bivio: allargare i cordoni della borsa ed entrare in società oppure farsi da parte. Masolo avrebbe dato la sua disponibilità di massima, salvo dichiarare di non aver ricevuto risposte e minacciando di presentare le dimissioni nel caso di poca chiarezza. Dall’altro lato Danilo Preto, in quanto amministratore delegato di Finalfa (società che ha in mano l’intero pacchetto azionario del Vicenza), in una recente intervista a Il Giornale di Vicenza ha dichiarato che sta attendendo la formalizzazione di questa disponibilità. In realtà pare che tra la disponibilità di Masolo e la richiesta della proprietà per farlo entrare in società ci sia ancora una certa differenza ed è per questo che lo stesso Masolo rischia di rimanere al palo.

Cristallini. Ma quella del presidente non è l’unica posizione da chiarire. Rimane il dt Paolo Cristallini, membro del cda ma il cui contratto è in scadenza proprio il 30 giugno, che dopo aver risolto la questione comproprietà si trova adesso a fare i conti con alcune cessioni eccellenti (Frison e Gavazzi) da chiudere possibilmente entro il 30 giugno per poter iscrivere i crediti a bilancio.

Cunico. E poi c’è Tiziano Cunico, consigliere con delega alla vendita, che in questi mesi (e in questi giorni) ha continuato a lavorare su più fronti nel tentativo di trovare un accordo con possibili acquirenti. Ma cosa farà Cunico il 30 giugno? Continuerà nel suo incarico o il mandato gli verrà ritirato? Domanda più che legittima questa, visto che come avevamo scritto qualche giorno fa c’è chi, attorno a via Schio, ha continuato a mantenere i rapporti con l’avvocato romano Angelo Massone che non ha certo perso le speranze di arrivare ad acquistare la maggioranza del Vicenza.

Nuova offerta. Ma c’è di più. Perché è notizia di queste ultime ore quella che vorrebbe fosse arrivata a via Schio una nuova offerta da parte di un gruppo di imprenditori vicentini e non, che fanno riferimento ad un presidente già alla guida di un club di serie A e che si sono rivolti direttamente a Danilo Preto (e la domanda ritorna: ma non era Cunico il consigliere delegato alla vendita?, ndr). Da parte loro la richiesta di ottenere il 51% del pacchetto azionario del Vicenza a costo zero, con l’impegno di accollarsi i debiti della società per tale quota (quindi il 51% dei debiti) e questo indipendentemente dalla categoria (serie B o Lega Pro): richiesta che avrebbe ricevuto un “no” assoluto da parte di Preto. 

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Articolo scritto dalla Redazione di Biancorossi.net

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