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I chiarimenti di Cagni attraverso il suo blog

Da 18 Giugno 2012 - 07:40Non Ci Sono Commenti4 min leggere

Si entra poi nello specifico, nel “buco nero” (per modalità e spiegazioni mancate) di ciò che è successo nei primi mesi del 2012: “La domanda più ricorrente -continua Cagni sul suo blog- è cosa è successo a Gennaio. Niente di particolare se non che c’è stato un calo psico-fisico dovuto a tanti fattori ma il più importante, secondo me guardando la storia della squadra negli ultimi tre anni, è che questo gruppo di giocatori quando raggiunge un risultato soddisfacente non ha la cattiveria necessaria per raggiungerne un altro più avanti. Entrare nelle loro teste non è facile specialmente se I MESSAGGI non sono uguali. La cattiveria agonistica, le motivazioni e la conoscenza di quello che serve per vincere e avere traguardi importanti non riesci a costruirla da solo e in breve tempo. La cosa più difficile è uscire dalle difficoltà trovando le soluzioni giuste e condivise con chi ha le responsabilità, i giocatori devono fare i giocatori e basta, non devono avere altre responsabilità. Quando vengono le difficoltà e tutto ti sembra crolli e ti prende lo sconforto, l’ambiente ti critica e si cominciano a sentire spifferi di ogni tipo, l’unica cosa da fare è chiudere la finestra, confrontarsi e trovare la soluzione. Se poi si ritiene giusto cambiare l’allenatore deve essere fatto prendendosene la responsabilità e, soprattutto, essendone convinti. Quando sono tornato le difficoltà erano superiori ed è il motivo per cui ho fatto delle scelte impopolari. L’unico responsabile dovevo essere io proprio per i motivi che ho sopra elencato. Ho cercato di comprendere il più presto possibile quelle che potevano essere le prime cose da fare in una situazione più difficile di quella di ottobre in riferimento ai punti fatti nelle 8 gare (soprattutto i 2 punti nelle 5 partite in casa), alla classifica e alle poche gare che dovevo disputare. Ho così deciso di ACCOLLARMI la sconfitta di Pescara per stare con loro e anticipare il mio lavoro di ricostruzione per arrivare, almeno, ai play-out. Adesso posso precisare il mio sfogo con Ferretto a Pescara. L’avevo preparato perché così avrei distolto tutta l’attenzione sulla sconfitta pesante. Difatti per tre giorni si è parlato solo di quello senza dare risalto alla sconfitta e lasciandomi preparare al meglio la prima delle 4 partite decisive (pensate se non avessimo vinto con il Modena, saremmo retrocessi già dopo la gara). Con calma e scavalcando ogni ostacolo senza fare polemica con chi avrebbe voluto farla, siamo arrivati a disputare il play-out con 20 giocatori soltanto fra cui due giovani inesperti come Capitanio e Mbida. Ciononostante ero convinto che ci saremmo salvati. Potete criticarmi su tutto ma non come ho preparato i 180’ avendo la conoscenza sia dell’organico che della condizione psico-fisica. La partita di Empoli ha espresso tutto il campionato. Secondo me anche il play-off del Varese ha detto che il mio esonero è stato affrettato. Se non si comprende che certe gare vanno viste non soltanto per quello di sbagliato che fai tu ma anche per la forza dell’avversario, vuol dire che hai una visione distorta della realtà. Non credo che mi passerà mai la delusione della sconfitta con retrocessione di Empoli ma, professionalmente e razionalmente, ho dovuto accettare che molti giocatori non erano all’altezza di disputare gare di grande intensità per mancanza di caratteristiche fisiche e mentali. Il sistema calcio in Italia ha preso una strada che non può essere quella giusta se nel campionato scorso sono stati cambiati più di 40 allenatori fra A e B. Spero di essere stato esaustivo nell’analisi della mia avventura di Vicenza. Siccome i benpensanti diranno “ma lui che responsabilità ha avuto che ha parlato solo di altri, possibile che non abbia sbagliato niente?”. Tranquilli che io sono abituato a essere obiettivo con me stesso e di errori ne ho fatti senz’altro e spero di avere l’opportunità, in altre occasioni, di non ripeterli, però è anche vero che non posso non pensare che ho fatto 33 punti in 24 partite e se ci penso mi inc……di piu. Gigi Cagni”

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Articolo scritto dalla Redazione di Biancorossi.net

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