SASSUOLO – SAMPDORIA 1-1 — La Sampdoria raggiunge il Varese in finale. Al Braglia, contro quel Sassuolo già battuto all’andata, gli uomini di Iachini capitalizzano un rigore trasformato da Pozzi e reggono, non senza affanni, al ritorno dei neroverdi, che trovano il pari all’ora di gioco ma sfiorano solo l’impresa, dentro un match condizionato dall’episodio che spinge avanti i blucerchiati. Dopo 7’, infatti, la Samp è già in vantaggio, complice un rigore quantomeno generoso che Tommasi assegna agli ospiti (contatto Boakye-Eder) e che Pozzi trasforma, spostando da subito l’inerzia del match sui blucerchiati. Che il Sassuolo attacca trovando spazio soprattutto dai venti metri – Longhi e Magnanelli – ma mettendoci i minuti che servono a trovare le giuste distanze. In gol il Sassuolo ci andrebbe anche (27’) ma a gioco fermo, e la montagna, per i neroverdi, diventa sempre più ardua da scalare con il passare dei minuti. La Samp gestisce e rischia – 36’, Da Costa si arrangia su Longhi – ma conserva il vantaggio oltre l’intervallo, quando Pea passa al 4-3-3 inserendo Troianiello. La mossa paga, e la ripresa è un assedio: Magnanelli trova Da Costa, il Sassuolo protesta ancora per una caduta in area di Missiroli e all’ora di gioco Valeri, imbeccato da Sansone, trova il pari. Due reciproche occasioni (Munari e Boakye) sono schermaglie che non cambiano la gara, che potrebbe svoltare al 40’, quando Rispoli salva sulla linea il possibile sorpasso, opponendosi al sinistro di Sansone e spalanca alla Samp le porte della finale. Ultima beffa, l’espulsione di Piccioni al quarto minuto di recupero
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