ACERBIS Paolo Domenico, attualmente portiere del VICENZA, costituiva un punto di riferimento stabile per il gruppo degli “zingari”, fornendo costantemente a GEGIC ed agli altri slavi indicazioni circa le partite in cui i medesimi potessero inserirsi; una volta trasferito al GROSSETO, partecipava per conto degli “zingari”, e in particolare di GEGIC, alla manipolazione, o al tentativo di manipolazione delle partite GROSSETO-MANTOVA del 13.4.2010, terminata 1-1; TORINO-GROSSETO del 16.1.2010, terminata 4-1; GALLIPOLIGROSSETO del 6.2.2010, terminata 2-2; ANCONA-GROSSETO dell’1.5.2010, terminata 1-1; REGGINA-GROSSETO, del 23 maggio 2010, terminata 2-2; EMPOLI-GROSSETO, del 30.5.2010, terminata 2-2; partecipava sera prima della partita GROSSETO-REGGINA , ad un incontro al quale presenziavano anche GEGIC, RIBIC e CAROBBIO; durante il periodo in cui svolgeva la sua attività in qualità di portiere del VICENZA:
Intratteneva con due schede diverse 23 contatti telefonici con l’associato ILIEVSKI , subito prima e subito dopo la partita VICENZA-PESCARA del 14.5.2011, terminata con il risultato 2-2; Intratteneva con le due suddette schede 11 contatti telefonici con ILIEVSKI, poche ore prima della partita VICENZA-EMPOLI del 29 maggio 2011 – quanto sopra ai fini della “manipolazione” dei risultati degli incontri;
Intratteneva, utilizzando una scheda telefonica “dedicata”, intestata a MELLUSO Gioacchino, 36 contatti telefonici con ILIEVSKI e, utilizzando una sua scheda personale, ulteriori 15 contatti telefonici;
[…]
La figura di ACERBIS Paolo Domenico, attualmente portiere in seconda della squadra del VICENZA Calcio, è emersa in seguito ad una specifica attività rogatoriale con le Autorità Croate, nel cui ambito sono state riscontrate significative conferme sul coinvolgimento del predetto calciatore in un più ampio contesto associativo.
In particolare, sono emersi elementi di chiarissima responsabilità in ordine alla manipolazione della partita di calcio relativa al campionato di serie “B” del 2009/2010, GROSSETO-REGGINA, disputata lo scorso 23 maggio 2010.
[…]
La ulteriore conferma della piena responsabilità del portiere ACERBIS si ottiene, inoltre, dalle dichiarazioni rese da CAROBBIO Filippo nel corso dell’interrogatorio del 20.12.2011 dinanzi Giudice per le Indagini Preliminari di Cremona.
Dichiarazioni CAROBBIO Filippo:
“…..in occasione della partita con la Reggina eravamo alla penultima giornata e ho mandato messaggi a Gegic alla fine del 1· tempo. Ci era stata data la somma di €20.000 ame a Joelsson, a Conteh e ad Acerbis. le cose poi sono andate come sostanzialmente scritto nell’ordinanza. Joelsson non ha voluto tirare il rigore. Forse perché era in comproprietà con la Reggina, e questo lo imbarazza”a e quindi al 90′ c’è stato il pareggio. Da questa situazione nasce la conversazione con Gegic in cui io cerco di giustificare il risultato. Fummo tutti costretti a restituire le somme che ci avevano dato….”
Sempre in merito a tale evento sportivo, intervengono anche le dichiarazioni del croato RIBIC Alija, interrogato dal PM, il quale conferma, in buona sostanza, che il giorno prima della disputa calcistica si trovava effettivamente a GROSSETO insieme a GEGIC Almir ed entrambi hanno partecipato ad una festicciola a cui era presente anche ACERBIS Paolo Domenico.
Le dichiarazioni di RIBIC Alija
Quanto alla persona indicata nella foto n. 2 dell’album L (trattasi di ACERBIS Paolo) ricordo di aver visto il predetto, portiere del Grosseto, in occasione di una festa che si tenne in Grosseto all’interno di un appartamento di cui non so il proprietario. Io ero con GEGIC ed era presente anche CAROBBIO, come noi due invitato. Eravamo 7/9 persone e ci siamo limitati a bere qualcosa. C’erano anche due o tre ragazze. Questa specie di festa è stata il giorno prima della partita GROSSETO-REGGINA.
Nel corso di un secondo interrogatorio di GERVASONI Carlo del 12 marzo 2012, sono state ulteriormente aggravate le responsabilità del portiere ACERBIS Paolo Domenico circa la sua indubbia e stabile appartenenza all’organizzazione criminale dedita alla manipolazione delle partite di calcio.
L’ex calciatore piacentino, infatti, ha affermato che l’ex compagno di squadra ha partecipato alla fraudolenta alterazione di ulteriori 2 partite in correità con il “gruppo degli zingari” (oltre a quelle già oggetto di indagini che sono GROSSETO-MANTOVA, terminata1 a1 e disputatasi il 13 marzo 2010; ANCONA-GROSSETO terminata1 a1 del 1 maggio 2010; REGGINA-GROSSETO terminata2 a2 del 23 maggio 2010 ed EMPOLI-GROSSETO terminata2 a2 del 30 maggio 2010). In particolare, si tratta degli incontri sportivi TORINO – GROSSETO (terminato 4:1) del 16 gennaio 2010 e GALLIPOLI – GROSSETO (terminato 2:2) del 6 febbraio 2010 sfuggite al controllo degli investigatori croati che, proprio in quel periodo, stavano avviando le indagini sul fenomeno del calcio scommesse.
Entrambe le partite sono terminate con il conseguimento del risultato OVER, quello preferito dall’organizzazione criminale multinazionale, sul quale puntare consistenti somme di denaro al fine di ottenere notevoli guadagni illeciti.
Le Dichiarazioni di GERVASONI Carlo:
“…Altrettanto posso dire per ACERBIS, all’epoca in forza al Vicenza. Secondo quanto mi disse GEGIC, l’ACERBIS forniva indicazioni circa partite nelle quali potevano inserirsi gli zingari e nel contempo spesso forniva la sua disponibilità a contribuire nell’alterazione di partite nelle quali partecipava personalmente. Sotto questo secondo profilo, tuttavia capitava spesso che non giocasse…”
“…Ho appreso da GEGIC che nel corso della stagione 2009/2010 gli zingari sono intervenuti nell’ambito delle seguenti partite del Grosseto, previo coinvolgimento di CAROBBIO, JOELSON, ACERBIS, TURATI e JOB. Si tratta di Grosseto-Mantova, terminata1 a1 e disputatasi il 13 marzo 2010; Torino-Grosseto4 a1 disputatasi il 16 gennaio 2010; Gallipoli-Grosseto2 a2 del 6 febbraio 2010; Ancona-Grosseto1 a1 del 1 maggio 2010; Reggina-Grosseto2 a2 del 23 maggio 2010 ed Empoli-Grosseto2 a2 del 30 maggio 2010 anche se per quest’ultima non sono in grado di riferire se gli zingari per questa partita siano riusciti o meno a scommettere. Sono al corrente soltanto per alcune di queste partite dei risultati che gli zingari miravano di conseguire. Trattasi di Torino-Grosseto che doveva finire con la sconfitta del Grosseto; Ancona-Grosseto che doveva terminare pari e Reggina-Grosseto che doveva terminare con la sconfitta del Grosseto ma che fu pareggiata.
[…]
L’analisi svolta sul tabulato di traffico telefonico della SIM CARD 333xxxxxxxxxintestata a KONDIC Viktor, ma di fatto in uso a ILIEVSKI Hristiyan e GEGIC Almir nel periodo che va dal 15.4.2011 al 2.6.2011 (Vedasi annotazione del 14 febbraio 2012), relativa ai soli contatti intrattenuti con le utenze nella disponibilità di ACERBIS Paolo Domenico ha permesso di verificare quanto segue:
ACERBIS Paolo nel periodo sopra indicato risulta aver utilizzato due sim-card:
• 349xxxxxxxintestata ed in uso ad ACERBIS Paolo Domenico, come peraltro dallo stesso dichiarato in sede di denuncia per patito furto in data 7.3.2009;
• 342xxxxxxxintestata a MELLUSO Gioacchino nato ad Agrigento il 04.07.1968 ma di fatto in uso a ACERBIS Paolo;
L’utenza 342xxxxxxx- attivata il 25.3.2011 presso il Dealer “Antelma srl”, di Como via Milano nr. 65 – in effetti è stata acquistata dallo stesso MELLUSO, che poi l’ha ceduta ad ILIEVSKI Hristyan, al quale ha consegnato anche un’ulteriore SIM CARD che il macedone, a sua volta, consegnerà a BERTANI Cristian.
Stralcio dell’annotazione di indagine
MELLUSO Gioacchino, oramai conscio delle ragioni riconducibili al soggiorno del proprio cliente, informava gli operanti di avere provveduto, su richiesta di Cristian, ad attivare due schede vodafone necessarie al medesimo per effettuare conversazioni in Italia, adducendo difficoltà di quest’ultimo a reperire utenze italiane in quanto straniero non residente. A riprova di quanto affermato MELLUSO Gioacchino esibiva agli scriventi due contratti di attivazione dallo stesso sottoscritti lo scorso 25 marzo 2011, presso il Dealer Antelma Srl, relativi all’attivazione delle sim corrispondenti alle utenze 342xxxxxxxe 389xxxxxxx, successivamente consegnate a ILIEVSKI Hristiyan)
L’utenza in questione, in analogia a quanto già accaduto con il calciatore BERTANI Cristian, sarà consegnata proprio dall’ILIEVSKI ad ACERBIS Paolo Domenico per le evidenti finalità illecite dell’ organizzazione.
La conferma dell’assunto investigativo è stata ottenuta attraverso l’analisi dei tabulati di traffico telefonico in ordine ai contatti che la predetta utenza ha intrattenuto con quella in uso ad HILIEVSKI Hristiyan, intercorsi dal 15 aprile al 29 maggio 2011, allorquando è stato possibile stabilire che ha impegnato esclusivamente ponti radio della provincia di Vicenza (Bassano del Grappa – Vicenza viale dello stadio e Costabissara).
Invero, nell’ambito di tali eventi, il 14 maggio 2011 si è connessa con il ripetitore di segnale del capoluogo vicentino – via dello Stadio snc – che si trova in prossimità di quello stadio comunale e, come risulta da fonti aperte, in quella giornata il primo difensore ha partecipato all’incontro di calcio, in qualità di riserva, VICENZA – PESCARA terminato con il pareggio 2:2.
[seguono i tabulati…]
Nel periodo in esame, di estremo interesse investigativo, anche l’utenza ufficiale del portiere vicentino – 349xxxxxxxxx – ha intrattenuto diversi contatti con la ormai nota utenza Kondic ma di fatto in uso al macedone ILIEVSKI, come di seguito raffigurato in forma tabellare.
[seguono i tabulati…]
L’ulteriore dimostrazione dell’utilizzo da parte di ACERBIS dell’utenza intestata a MELLUSO Gioacchino è fornita, ancora una volta, dall’esame strumentale della comparazione della copertura dei ponti radio a cui si sono connessi i 2 apparati radiomobili, che ha permesso di stabilire come gli stessi il giorno 29.5.2011 hanno entrambi impegnato ripetitori di segnale di Costabissara (VI).
Il dato sinora acquisito trova riscontro anche nelle dichiarazioni rese da GERVASONI Carlo e CAROBBIO Filippo, i quali hanno confermato il pieno coinvolgimento di ACERBIS nell’alterazione di numerose partite di calcio, in particolare quando quest’ultimo giocava nel Grosseto.
Infine, circa i contatti tra ACERBIS ed ILIEVSKI, è quanto mai utile evidenziare che gli stessi sono raggruppati in un ristretto arco temporale compreso tra aprile e maggio 2011, in concomitanza di alcune partite giocate dal VICENZA.
Invero, il modus agendi degli appartenenti alla compagine transnazionale, consente di avanzare l’ipotesi che alcune dispute calcistiche a cui ha partecipato la squadra del Vicenza possano essere state oggetto di interessi peculiari da parte del “gruppo degli zingari”.
A tal proposito si segnalano i relativi periodi in cui sono avvenuti i contatti telefonici, con a fianco indicate i relativi incontri di calcio che sono stati disputati in quel periodo:
dal 15 al 18.04.2011 – il 16 aprile è stata giocata la partita VICENZA-MODENA terminata 1 a 1 mentre il 22 aprile è stata giocata la partita PADOVA-VICENZA terminata 4 a 1); dal 12 al 17.05.2011 – il 14 maggio è stata disputata la partita VICENZA-PESCARA terminata 2 a 2); 29.05.2011 – il 29 maggio è la volta di VICENZA-EMPOLI terminata 1 a 1. Un’ulteriore circostanza, che può senz’altro avvalorare tale assunto investigativo, si è verificata nei giorni 12-13 e 14 maggio 2011, in periodi immediatamente prossimi alla partita di calcio VICENZA-PESCARA del 14 maggio 2011 (terminata con un pareggio “over” 2:2), allorquando è stato riscontrato l’intensificarsi dei contatti tra le utenze in uso a ACERBIS Paolo Domenico e quella in uso a ILIEVSKI Hristiyan.
Nel dettaglio:
• L’utenza 349xxxxxxxin uso ad ACERBIS Paolo scambia 5 SMS la numerazione 333xxxxxxxxxin uso ad ILIEVSKI Hristiyan;
• L’utenza 342xxxxxxxintestata a MELLUSO Gioacchino, ma di fatto in uso a ACERBIS Paolo, scambia 18 SMS con l’utenza 333xxxxxxxxxdi ILIEVSKI Hristiyan.
Il dato più significativo, tuttavia, è quello relativo al 14 maggio 2011 (quindi il giorno che si disputa la partita in argomento):
• ore 13.21.26, due ore prima dell’inizio della partita, l’utenza in uso a ILIEVSKI invia un SMS alla scheda telefonica intestata a MELLUSO Gioacchino (ACERBIS Paolo);
• ore 13.22.28, la SIM CARD intestata a MELLUSO Gioacchino (ACERBIS Paolo) invia un SMS all’ILIEVSKI;
• ore 17.04.06, quindi appena terminato l’incontro di calcio, l’utenza MELLUSO (ACERBIS Paolo) invia un SMS all’utenza in uso a ILIEVSKI;
• ore 17.06.23 l’utenza in uso a ILIEVSKI invia un SMS a quella intestata a MELLUSO (ACERBIS Paolo);
• ore 17.11,33 la SIM CARD intestata a MELLUSO Gioacchino ma di fatto in uso a ACERBIS Paolo invia un SMS all’utenza in uso a ILIEVSKI;
Per altro verso, il 29 maggio 2011, giorno in cui alle ore 18.00 è stata giocata la partita VICENZA-EMPOLI, dalle ore 10.51.51 alle ore 12.08.21 ACERBIS, con tutti e 2 i telefoni a lui in uso, scambia 10 SMS ed intrattiene una conversazione con l’utilizzatore della scheda 333xxxxxxxxx (ILIEVSKI Hristiyan).
[seguono i tabulati…]
La considerevole quantità di riscontri ottenuti non lasciano alcun dubbio sul ruolo “stabile” che ACERBIS Paolo ha rivestito nel corso di almeno due stagioni calcistiche (2009-2010 e 2010-2011), a stretto contatto con l’ organizzazione criminale oggetto d’indagine.
La sua figura era già emersa con chiarezza nell’ ambito delle intercettazioni svolte dalla polizia croata, che avevano certificato l’ alterazione della gare del GROSSETO nel campionato 2009-2010, laddove, ancora una volta, Filippo CAROBBIO aveva assunto la veste di “referente” degli “zingari” per la sua compagine calcistica di riferimento (tale dinamica si è ripetuta certamente in occasione della sua militanza nell’ ALBINOLEFFE, nel GROSSETO e nel SIENA).
ACERBIS segue fedelmente la strategia del compagno di squadra, ed anche nel suo caso si registra la piena adesione alle finalità criminali e la sua perdurante collaborazione alle strategie del gruppo criminale internazionale.
La sua attività illecita si protrae per almeno 2 anni, contaminando almeno 6 incontri del GROSSETO nella stagione 2009-2010 (compagine in cui, a detta di GERVASONI, si era creato un gruppo dedito alla manipolazione di incontri di calcio, composto da CAROBBIO, ACERBIS, TURATI, CONTEH, JOELSON e JOB) e, con molta probabilità anche alcune partite del VICENZA nella scorsa stagione (dal momento che la natura e la tempistica dei contatti con ILIEVSKI e GEGIC, tra aprile e maggio 2011 non può essere ascrivibile a ragioni lecite).
Anche ACERBIS (come del resto si è visto per SONCIN, BERTANI, TURATI, CAROBBIO, GERVASONI), mantiene un saldo rapporto con gli esponenti di vertice del sodalizio, che non viene meno neanche a seguito di eventuali trasferimenti in altre compagini sportive. Il vincolo fiduciario, che lo lega all’organizzazione e che lo rende elemento di sicura affidabilità, fa in modo che anch’esso sia tempestivamente fornito di un’utenza sicura, da dedicare ai contatti illeciti per gli accordi relativi alle manipolazioni delle partite di calcio.
Si tratta di un modus operandi innegabilmente collegato alla piena adesione alla pianificazione criminale ed a una strategia di lunga durata, a cui l’indagato non è mai venuto meno, anche in ragione di cospicui profitti illeciti personalmente conseguiti.