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Il presidente Masolo ribadisce: “Nessun rischio fallimento”

Da 17 Maggio 2012 - 07:23Non Ci Sono Commenti2 min leggere

«Quando ho accettato di fare il presidente – ha proseguito Masolo – ho chiesto tre cose: la prima è l’indipendenza decisionale per l´aspetto sportivo. La seconda che ci fossero i presupposti per tenere fede agli impegni di questo campionato e così è stato. Infatti pure stavolta gli stipendi sono stati pagati, pare cosa semplice ma non lo è, basta vedere quante società non ci riescono, credetemi è stato uno sforzo importante ma ci siamo riusciti. La terza è appunto che se si dovesse… e non lo dico nemmeno, non ci sarà il fallimento della società». Masolo, pur non entrando nei dettagli, ribadisce di avere avuto garanzie in merito. «Sì, solo dopo ho accettato di assumermi questo onore che è enorme, ma anche questo onere, perché davvero diventare presidente in un momento così difficile non è stato facile, però lo ammetto: a me le sfide piacciono, caso mai è l’apatia che mi frena, io sono un emotivo, un passionale, non ho paura di mettermi in gioco e credo che i giocatori questo lo abbiano recepito». Un Masolo a trecentosessanta gradi, che ha ribadito di non sentirsi «un presidente a scadenza» ma si è detto comunque pronto a farsi da parte «se entrasse un gruppo forte, perché il Vicenza ha bisogno di forze fresche», anche se «nessuno fino ad oggi ha messo lì una proposta scritta». L’ultima battuta, d’obbligo, sulla vicenda calcio scommesse, che potrebbe anche cambiare i verdetti del campo. Ma Masolo nega che in via Schio si stia pensando anche a questo. «Sarebbe un assurdo, troppe le variabili possibili, poi la volontà è di portare la serie B a 20 squadre, infine gli stessi tempi tecnici potrebbero essere assai lunghi: facile che tutto slitti al prossimo campionato, no, meglio fare conto sulle nostre forze». 

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Articolo scritto dalla Redazione di Biancorossi.net

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