Maiorino 5 (dal 65′): entra per dare maggior brillantezza e vivacità alla spenta manovra offensiva biancorossa. Missione fallita.
Zanchi 6: esce per infortunio dopo circa 20 minuti di gioco, fino ad allora aveva tenuto in piedi la catapecchia biancorossa con la consueta esperienza e fisicità;
Augustyn 6 (dal 20′): entra e si fa subito male gioca 25 minuti in modo claudicante prima di venir sostituito con Giani;
Giani 6 (dal 46′): sostituisce il polacco a giochi ormai fatti. La Nocerina nel secondo tempo ha facilmente amministrato la gara e non ci sono state particolari preoccupazioni per la difesa biancorossa;
Tonucci 4,5: In compagnia di Bianco si fa infilare malamente da Farias concedendogli troppo spazio e la possibilità di battere agevolmente Frison. Imperdonabile anche la semplice inzuccata di testa nel finale che avrebbe regalato ai biancorossi un importante punto ma che invece viene recapitata tra le mani di Concetti;
Bianco 4,5: Subisce per tutta la partita le incursioni di Laverone che mette comodamente più di qualche pallone pericoloso in area berica. In combutta con Tonucci si fa infilare da Farias, dopo che un troppo libero Merino ha trovato facilmente un vincente corridoio per il compagno di reparto;
Gavazzi 6: L’esterno è tra i pochi a metterci i polmoni e a provare a far salire la squadra con una certa continuità, sia prima da tornante che poi una volta entrato Maiorino da terzino;
Botta 5: Pesante involuzione rispetto al sontuoso Botta visto contro la Sampdoria. Barusso e De Franco troppo facilmente prendono le chiavi di comando del centrocampo, inoltre non vengono mai trovate le adeguate contromisure a Merino che tra le linee indisturbato ha avuto vita facilissima per tutta la partita;
Soligo 5: Decisivo nel male assieme al suo compagno di reparto Botta. Impalpabile ed impreciso. Si limita a subire senza mai controribattere il gioco dei molossi, giunti a Vicenza con ben altro piglio;
Mustacchio 5: Nessuna sgroppata e tanta confusione;
Abbruscato 4: Molto statico e mai sul pezzo per tutta la gara. I vari turni di riposo concessi non sembrano averlo aiutato a ritrovare lo smalto che sembra aver smarrito definitivamente. Il voto è oltre alla sua prestazione individuale, ma sintetizza le trame offensive prodotte dal Vicenza in questa fondamentale gara: pressochè nulle. Lui ci mette l’aggravante di fallire mestamente il primo calcio di rigore;
Paolucci 4,5: Mezzo voto in più rispetto al compagnio di reparto per il rigore procuratosi con furbizia. Per il resto giustifichiamo il voto con quanto scritto precedentemente a riguardo del suo partner;
Zanini/Beghetto 4: sconcertante il modo in cui scende in campo la squadra, sconcertante il baricentro bassissimo, sconcertante l’utilizzo continuo di inutili lanci lunghi. Disarmante il suo ruolino di marcia da quando siede sulla panchina biancorossa. A sua parziale giustifica nella giornata odierna va detto che gli infortuni seriali di difensori centrali gli impediscono di apportare eventuali modifiche tattiche in corso d’opera. Lascia più di qualche perplessità anche la scelta di tener fuori dall’undici iniziale Nicola Rigoni preferendogli il più difensivo Soligo.