La goffa fuga dei giocatori del Vicenza di fronte alla contestazione post-partita con la Nocerina poteva avere una coda drammatica. La manovra del conducente del pullman, che ha portato “in salvo” (ma da chi, da che cosa?) i nostri eroi con un dribbling repentino e realizzato a forte velocità, ha seriamente rischiato di provocare feriti. Peggio, se qualcuno dei contestatori avesse perso l’equilibrio nell'”assalto” al mezzo, ci sarebbe pure potuto scappare il morto. Fortunatamente, tutto si è risolto per il meglio. Ma, fra i tanti pensieri che li accompagneranno in questa giornata da “day after”, forze dell’ordine da un lato, dirigenti e atleti biancorossi dall’altro, farebbero meglio a riflettere anche sull’opportunità di gestire meglio eventuali future fughe dal Menti. In fin dei conti fuori dal portone c’erano 300 persone urlanti, contenute da un cordone di agenti e steward di un centinaio di unità. Uscire a metterci la faccia, tranquillizzando gli animi “in sicurezza” prima di lasciare definitivamente lo stadio, non sarebbe stata un’impresa titanica. Ma nemmeno vincere o pareggiare con la Nocerina lo era…
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