Spettabile redazione,

Sono un appassionato dei colori biancorossi da 30 anni.
Ricordo momenti simili a quello attuale nel campionato della sfida salvezza in serie C1, che il Vicenza vinse contro il Prato. Il popolo biancorosso vive momenti tristi che non merita.
La quadra è stata fin dall’inizio di campionato un “manipolo di soldati” senza personalità. L’unico che segnava (Abbruscato) si è spento contagiato dall’apatia degli altri. Ciò dispiace molto… Forza Vicenza!

Nicola Meccanico

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Egregio Direttore,

la mia lettera vuol essere un saluto ai tanti tifosi pazzi per un Lanerossi Vicenza che non c’è più e probabilmente non ci sarà mai più.
Da mesi lo vado ripetendo: devono stare zitti, tutti!
Presidente, dirigenti, allenatori, giocatori: allenarsi bene, abbassare la testa, andare a letto presto, comportarsi bene in ogni dettaglio. Rispettarsi e rispettarci.
Un bel silenzio stampa e stop alle ciacole. Da qui a fine stagione, vada come vada.
Come l’Italia di Bearzot. Basterebbe un decimo di quanto umanamente ha dimostrato quel gruppo per salvarsi e andare a testa alta in quella splendida città che è Vicenza, che purtroppo ha avuto il grande torto di farli vivere troppo bene. Il fatto che non lo facciano la dice lunga su quello che sono.

Andrea da Verona (che vive in brasile e che soffre come un cane, un cane biancorosso preso a bastonate, come un randagio, da dieci anni! Silenzio quindi. Se devo “morire” che possa farlo al buio…)