Augustyn: 5,5 – Ci si aspetta che un giocatore dotato della sua potenza fisica riesca a far valere un certo surplus in un campo brutto e pesante come l’erba del menti vista ieri, invece non è così. Un anatroccolo bagnato. Con fatica e spesso in affanno riesce a contenere la fase offensiva ascolana. Molte le sue imprecisioni nei disimpegni difensivi, ma questa non è certo una novità. E’ un aspetto sul quale il centrale polacco deve crescere, e molto.
Martinelli: 5,5 – Come i compagni di reparto. Ammonito, era in diffida, salterà il match al comunale di Torino.
Pisano: 5 – Preferito a Giani sulla corsia sinistra, non fa molto per dimostrare al mister di meritarsi una maglia nell’undici titolare. Per lui Papa Waigo è costante spina nel fianco. Costretto a stare abbotonato e coperto non si fa praticamente vedere nella fase offensiva della squadra.
Soligo: 5,5 – Si accorge troppo tardi che Papa Waigo è libero sotto rete per marcare comodamente. Si affanna in un recupero in extremis ma il tentativo risulta essere vano, in una segnatura nata a causa un marcato errore di assetto difensivo di difesa e centrocampo. Per il resto partecipa poco alla fase offensiva della squadra, spesso attaccato alle calcagna di Sbaffo. Si segnala per un buon filtrante per Abbruscato che avrebbe meritato miglior sorte.
Paro: 5,5 – Gigioneggia a centrocampo, facendo molto meno di quel che da un giocatore dotato della sua tecnica e della sua intelligenza tattica ci si aspetta. Uno come lui dovrebbe prendersi la squadra sulle spalle e dettare l’inversione di tendenza in un momento negativo. Al contrario risulta in linea con la mediocrità che al momento attuale tutto il team biancorosso sta vivendo. Poco ritmo di gioco, tanti passaggi in orizzontale. Va detto che non è certo aiutato dai pochi movimenti senza palla che il resto della squadra fa.
Botta: 6,5 – Non vedeva il campo da Vicenza Empoli dove aveva giocato gli ultimi minuti di gara. RIchiamato alle armi da Cagni causa indisposizione febbrile in extremis di Rigoni, pronti via serve subito ad Abbruscato un delizioso assist, che il bomber biancorosso sfrutta a dovere marcando a rete. Ribatte sulla linea un colpo di testa di Peccarisi. Alla lunga scompare, forse anche a causa del discreto periodo di inattività, ma la sua prestazione è da considerarsi tra le più positive, in una scialba gara.
Maiorino: 6 – Porta sulla coscienza l’aver sprecato la più facile delle occasioni, dopo un ottimo passaggio di Paolucci, dove meglio non sa fare che sparare a lato a tu per tu con Guarna. Nel secondo tempo è l’unica e non costante spina nel fianco alla difesa ascolana. Sforna vari cross, ma pecca di precisione e non riesce ad essere incisivo, ma almeno lui ci prova.
Paolucci: 5 – Delizioso assist per Maiorino, dopo aver saltato il difensore ascolano in area con un sombrero. Tira in porta in un’unica occasione dove riesce ad anticipare il difensore avversario con un buon guizzo, ma la conclusione poteva e doveva esser più efficace. Nel resto della gara va progressivamente offuscandosi fino a quando Cagni lo fa uscire anticipatamente dal campo di gioco per Misuraca. Ancora una giornata a secco per giocatore che stenta a trovare la via del gol, certo che è tutta la squadra al momento che in fase offensiva sta costruendo poco, niente.
Abbruscato: 6 – Marca il cartellino al minuto 1° e sono tredici i gol del bomber biancorosso in questa stagione. Forse pecca di egoismo quando ben imbeccato da Soligo, con Guarna che gli chiude completamente lo specchio della porta, sbrigativamente gli spara addosso una cartuccia bagnata anzichè mettere un pericoloso pallone a centroarea. Nel resto della gara mal servito e poco partecipe al gioco non lascia altri spunti degni di menzione.
Bastrini: sv – Entra per Tonucci negli ultimi 10 minuti di gioco. Non lascia tracce ne in bene ne in male.
Misuraca: 5,5 – Subentrato a Paolucci, non riesce a rovesciare il trend negativo della gara in corso. Si segnala comunque per qualche pregevole spunto e per una dubbia caduta in area, nel finale di gara.
Cagni: 5,5 – La squadra che ha fatto una miracolosa rimonta in classifica dal suo approdo sulla panchina biancorossa è solo lontana parente di quella che stiamo seguendo nel 2012. A sua difesa va detto che mancano alcuni uomini che si sono rivelati importanti nel corso della sua gestione e sono al momento fermi ai box, e i rimpiazzi non esistono. Lascia comunque più qualche perplessità l’assetto iniziale che ha permesso ai tornanti dell’Ascoli di fare il bello ed il cattivo tempo sulle corsie laterali, sulle quali la presenza difensiva dei biancorossi era sempre in difetto ed in affanno e alle quali ha saputo rimediare troppo tardi e in modo non totalmente efficace.