Mister con il Genova Team, che pure era squadra inferiore tecnicamente al Bassano, il Vicenza aveva dato un’impressione diversa
“vero, ma ripeto, siamo partiti a giocare in maniera troppo scolastica, e non è l’atteggiamento che voglio. Questa partita era un banco di prova per domenica e qualcuno non l’ha superato. Vorrà dire che farà posto a chi ha dimostrato nella ripresa di essere più pronto.”
Lo sa vero, che i tifosi per il derby vorranno una squadra decisamente più grintosa?
“Certo. Anch’io se fossi un tifoso del Vicenza mi incazzerei se non fosse così. Lo dico anche ai ragazzi: questa gente non chiede la luna. Chiede lo spirito di battaglia e lo spirito di volere a tutti i costi fare il risultato. Poi se non viene ti battono le mani, ma se vogliamo fare gli scolastici o gli accademici, prima di tutto non riusciamo ad esprimerci perchè non siamo quelli, e poi portiamo un senso di nausea a chi ci vede. Però da questo punto di vista, continuo ad essere fiducioso.”
A questo punto della preparazione pensava di essere a questo livello di gioco?
“Se ci riferiamo a questa amichevole posso dire che una volta quando allenavo l’Empoli, siamo andati a giocare in precampionato a Viareggio contro il Prato. Loro erano in C2 e noi in B, perdemmo uno a zero una partita come quella di stasera. A fine campionato noi andammo in A e loro fecero i playout. Ora io ovviamente non auguro al Bassano di andare ai playout, però questo è il significato di una partita in questo periodo. Meglio che le difficoltà vengano ora piuttosto che dopo.”
Avete fatto dei carichi di lavoro particolari prima del match?
“No, no… quelle sono tutte scuse che a me non interessano. Noi siamo venuti per fare bene e non ci siamo riusciti, questo è il punto.”
Ancora convinto che la squadra vada bene così?
“Io dico che i giocatori che ho a disposizione sono in grado di fare un campionato importante. Il problema è crescere in questa autostima. Abbiamo fatto un investimento sulla nostra passione, professionalità e sul nostro modo di fare calcio. Altri investimenti non se ne possono fare. Sono convinto che possiamo fare strada e sono contento di fare parte di questo progetto.”