I magistrati di Cremona titolari dell’inchiesta sottolineano che il giocatore non è indagato, ma oggi la stampa punta i riflettori sulla partita Genoa-Roma del 20 febbraio scorso. Il match terminò 4-3 per i rossoblu, con la truppa Ranieri in vantaggio 0-3 al 50′ e poi vittima di una clamorosa débâcle che costò la panchina al tecnico. De Rossi sarebbe stato nominato dal portiere della Cremonese (ed ex Primavera Roma) Marco Paoloni, quello dell’ansiolitico somministrato ai compagni, che si sarebbe vantato al telefono di avere l'”aggancio” con De Rossi per accomodare Genoa-Roma e assicurando che si poteva puntare a colpo sicuro sull’over, ossia il risultato finale con più di tre reti. Il sospetto è davvero un fardello pesante pur se, come già detto, il pm Salvini, titolare dell’inchiesta “Last Bet” (ultima scommessa), precisa che De Rossi non figura nel registro degli indagati. A Marassi, tra l’altro, il giocatore romanista più rappresentativo dopo Totti nemmeno giocò, costretto alla tribuna per squalifica. Dunque un Paoloni in vena di millantare o c’è da aspettarsi qualche ulteriore sorpresa? Qualunque sia la risposta, ciò che è certo è che la maxi inchiesta sulle truffe per le scommesse su partite truccate si sta allargando sempre più alla massima serie.
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