La presenza di Cunico è una risposta? A volte ritornano.
Tribuna, prima della partita 2. Spunta Alessandro Calori, ex allenatore del Padova (e del Portogruaro). Spunta Bepi Pillon, via da Livorno per far posto a Novellino. Una capatina al Menti per tenersi aggiornati sul campionato cadetto o qualcos’altro bolle in pentola? Il contratto di Maran scade a giugno 2012, ma nel calcio mai dire mai. Avvisaglie?
Mezzora del secondo tempo. In curva sud, zona “1902” scoppia una zuffa, volano spintoni e ceffoni. I due che il Crotone ha rifilato al Vicenza nei primi minuti della ripresa, evidentemente, non sono sufficienti. Dal manuale “Come farsi ancora più male”.
Sala stampa. Entra Maran ed è una maschera di delusione, come dopo la disfatta dell’Euganeo. Analizza i 90’, prova a spiegare la sconfitta, punta il dito contro l’errore arbitrale che ha negato ai suoi un rigore. Traspare lontano un chilometro che vorrebbe essere altrove. Poi una parola, uno sguardo di sbieco di un cronista lo fa infuriare. Finisce la conferenza malcelando il nervosismo, poi sparisce, insieme alle speranze del Vicenza di acciuffare i playoff. The end, scorrono i titoli di coda.
Sotto la tribuna centrale, la partita è finita da un pezzo. Cristallini e Schwoch ascoltano pazientemente un drappello di Vigilantes che ha varcato l’ingresso del Menti. Una decina, i tifosi, esasperati dall’ennesima delusione. Più facile giocare uno spareggio salvezza, che arginare la foga di questi innamorati costantemente traditi, ma dt e ds non si tirano indietro, alle sette stanno ancora lì a spiegare limiti e difficoltà della squadra, parlano degli errori arbitrali, difendono Maran e i giocatori. Poi tutti a casa, lo stato delle cose non si cambia comunque. Le jeux son fait, rien va plus.