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Il prossimo avversario: il Padova

Da 19 Aprile 2011 - 15:46Non Ci Sono Commenti10 min leggere

In questa stagione il patron della società, il vicentino Marcello Cestaro ha operato sul mercato investendo soprattutto a centrocampo e in attacco per rilanciare la squadra verso obbiettivi prestigiosi, e al momento la posizione del Padova a 46 punti, 3 sotto il Vicenza, può ancora far sperare i suoi tifosi nell’aggancio della zona playoff. Il derby di andata finì 2-1 per i biancorossi, che in quella circostanza per la prima volta utilizzarono il 3-5-2. In vantaggio nel primo tempo con Abbruscato, il Vicenza raddoppiò subito nella ripresa con un colpo di testa di Braiati e il successivo gol di Di Gennaro, non bastò al Padova per evitare la sconfitta.

L’ALLENATORE
Dal_CantoChiusa la carriera di giocatore con il Treviso nel 2009, l’ex biancorosso Alessandro Dal Canto (nella foto), nato a Castelfranco Veneto nel 1975, ha iniziato la sua carriera di allenatore con la Primavera del Padova. In seguito all’esonero di Alessandro Calori gli è stata affidata la panchina della prima squadra, inizialmente con il compito di “traghettatore” poi, visto il positivo esordio (vittoria 2-0 a Pescara) è rimasto in pianta stabile. Da giocatore Dal Canto ha vestito la maglia del Vicenza per 98 volte con 2 reti in varie tappe della sua carriera.
Curiosità: Dal Canto ha partecipato nelle file della selezione Padana  all’edizione 2008 del campionato mondiale di calcio tra nazionali non riconosciute dalla FIFA, edizione vinta dalla stessa selezione padana.

LA SQUADRA

Affidata in un primo tempo ai guantoni di Federico Agliardi, portiere bresciano di 28 anni che nonostante sia da tempo nei piani alti del calcio solo la scorsa stagione proprio con il Padova ha superato il muro delle venti presenze in un campionato, la scelta sul ruolo di titolare da qualche partita cade invece sul trentacinquenne romano Andrea Cano. Giunto alla sua sesta stagione in biancoscudato Cano con più di 150 presenze al suo attivo, è il giocatore nella rosa che indossa da più tempo la maglia del Padova.

TrevisanLa difesa a quattro organizzata dal tecnico Dal Canto si schiera con a destra lo spagnolo Jose’ Angel Crespo, classe ’87, giocatore rapido che il Padova ha acquistato a parametro zero dal Siviglia società in cui è calcisticamente nato e che la scorsa stagione l’aveva ceduto in prestito al Racing Santander.  Il brasiliano Vinicio Cervo De Luca Cesar, nato nel 1979,  approdato in Italia nel 2003 via Chievo e acquistato dai biancoscudati a titolo definitivo nel luglio 2009, è il centrale di destra della linea difensiva padovana che come centrale di sinistra schiera invece il venticinquenne parmense Elia Legati, arrivato in comproprietà dal Milan. Difensore centrale elegante, impiegabile anche da terzino, Legati, destro naturale, è forte nel gioco aereo: i 183×82 cm lo rendono roccioso ed attento sui palloni alti, su cui difficilmente perde i duelli con gli avversari. L’ex biancorosso classe ’83 Trevor Trevisan (nella foto) – 22 presenze con il Vicenza nella stagione 2005/06 – viene impiegato come prima riserva dei due centrali o in alternativa come esterno sinistro nel caso non sia disponibile il titolare del ruolo ovvero il ventitreenne Francesco Renzetti, nato a Montecarlo. L’unico limite di questo mancino fluidificante che il Padova ha preso due anni fa in comproprietà dal Genoa (successivamente riscattata) è l’altezza non elevatissima (175 cm) che ne penalizza un po’ il gioco aereo. Intelligente dal punto di vista tattico Renzetti si propone spesso in avanti disponendo oltre che di un cross preciso anche di un buon tiro. Si è da poco riaggregato al gruppo dopo il recupero dallo stiramento al polpaccio il centrale finlandese classe ’86 Jonas Portin, che il Padova ha preso dall’Ascoli nell’estate 2010 scambiandolo con l’ex biancorosso Vasco Faisca. Giocatore valido tecnicamente oltre che molto forte fisicamente e bravo di testa, grazie anche alla sua stazza fisica (un metro e novanta), Portin finora ha disputato solo una decina di partite, ma rimane comunque un investimento importante per la società di Cestaro. Il reparto si completa con il giovane comasco Daniel Cappelletti classe ’91, proveniente in prestito dalla Primavera del Palermo. Centrale imponente, molto abile nel gioco aereo ma capace anche di creare gioco Cappelletti finora non ha trovato molto spazio tanto che a gennaio pareva sul punto di andar via da Padova. Al momento le sue apparizioni in campo si sono fermate a quota tre.

El_ShaarawyNel centrocampo del Padova un ruolo di primo piano spetta senza dubbio a Vincenzo Italiano. Il trentareenne giocatore nato in Germania a Karlsruhe, ha giocato per undici anni nel Verona (con una piccola parentesi al Genoa nel 2004/05) dal 1996/97 fino al 2006/07 quando ha tradito i gialloblù dell’Hellas per passare ai cugini del Chievo, dove è rimasto fino al 2008/09. E’ quindi alla sua seconda stagione al Padova. Nonostante i guai fisici che l’hanno tormentato in questa stagione Italiano è un centrocampista di assoluto livello: play maker – regista davanti all difesa, dotato di calcio lungo e preciso, ha nella capacità di dettare il giusto ritmo, nel letale tiro dalla distanza le sue caratteristiche peculiari. Nella mediana a tre a fianco di Italiano viene schierato solitamente il mestrino Andrea Bovo, classe ’86 che indossa la maglia del Padova dal 2006/07 ed è quindi uno dei giocatori maggiormente rappresentativi per i colori biancoscudati. Giocatore con buona visione di gioco Bovo unisce alla tecnica anche la vigoria fisica che serve in un centrocampo a tre come quello organizzato dal tecnico Dal Canto. Per il posto rimanente nel trio in mediana il ballottaggio ultimamente è stato vinto dallo svizzero classe ’88 Xavier Hochstrasser, arrivato a gennaio in prestito con diritto di riscatto dagli svizzeri dello Young Boys. Hochstrasser è un  giocatore dinamico e di temperamento che nel modo di giocare ricorda per sua stessa ammissione il milanista Gattuso, anche se è più propenso all’inserimento in zona gol rispetto al rossonero. Le scelte comunque non mancano per il tecnico trevigiano che a disposizione ha anche l’argentino Claudio Matias Cuffa , 30 anni centrocampista offensivo che il Padova ha acquistato dal Portogruaro nella stagione del ritorno in B.  Al suo esordio in B Cuffa ha ben giocato realizzando un bottino non indifferenti di reti (7) in 36 incontri, ma pare che gli sia più difficile ripetersi, visto che in questa stagione non ha ancora timbrato nonostante sia già sceso in campo per 29 volte. All’esordio in B sta trovando il suo spazio Marco Gallozzi nato a Frosinone nel 1988, giocatore che si è messo in luce in Prima Divisione nel Foligno che ne detiene ancora metà del cartellino. Centrocampista esterno, cresciuto nella primavera dell’Ascoli che però non ha avuto fiducia nelle sue capacità cedendolo al Foligno, Gallozzi sta prendendosi la sua rivincita personale e con 23 presenze e 1 gol è una delle sorprese positive nella rosa dei padovani.
Il reparto annovera anche giocatori dichiaratamente offensivi come Stephan El Shaarawi (nella foto), nato a Savona nel 1992, nome e cognome straniero ma nazionalità italiana (il padre è egiziano), arrivato al Padova in prestito dal Genoa. Trequartista di classe superiore alla media fa appunto della tecnica e dell’eleganza palla al piede le sue armi migliori, e per le sue qualità viene spesso utilizzato al fianco delle punte. El Shaarawi alla sua prima vera esperienza nel calcio professionistico con 4 reti in 20 presenze sta dimostrando di poter dire la sua nonostante la giovane età. Caratteristiche simili ha anche il vicentino (originario di Monticello Conte Otto), Andrea Rabito, classe ’80, che acquistato dal Milan all’età di 14 anni, quando giocava nel Cavazzale, in carriera non ha mai vestito la maglia biancorossa.  Rabito vanta nel suo personale curriculum ben 4 promozioni: 3 dalla B alla A (Modena, Sampdoria e Livorno) e una dalla C alla B proprio con il Padova.
Nell’organico della mediana padovana ci sono anche due brasiliani di caratteristiche diverse: uno è Bruno Leonardo Vicente, classe ’89, l’altro è Pompeu Da Silva Ronaldo di un anno più giovane. Vicente è un centrocampista arretrato di quelli che solitamente giocano davanti alla difesa con compiti di copertura e di avvio dell’azione, Ronaldo invece ha esordito in B, con la maglia del Mantova nella scorsa stagione, proprio nella partita contro il Vicenza, entrando dalla panchina e procurando anche un rigore per la sua squadra. Da laterale offensivo ha impressionato per la personalità e il coraggio dimostrando grande abilità nel dribbling, e il Padova per primo si è buttato sul giocatore svincolato dal fallimento della sua ex società.Della rosa di centrocampisti fanno parte anche il talento del Milan, Davide Di Gennaro, classe 1988 in prestito con diritto di riscatto della metà e il ravennate William Jidayi nato nel 1984, entrambi saranno però out fino a fine stagione per seri infortuni.

De_PaulaGli stessi seri infortuni hanno fatto vittime anche nel parco attaccanti dei padovani che sono rimasti privi fino al termine del campionato di due pezzi da novanta come il bolognese Davide Succi, che al momento dell’infortunio era capocannoniere del campionato con 15 reti (e attualmente è ancora terzo nella classifica marcatori!) e il brindisino Daniele Vantaggiato che si è fermato a 11 gol, prima che un guaio muscolare patito nel derby con il Cittadella lo mettesse fuori causa per lungo tempo. Rimangono a disposizione comunque punte di assoluto valore arrivate nel recente mercato di gennaio: in primis Matteo Ardemagni preso in prestito dall’Atalanta e tornato in quella provincia dove l’anno scorso con il Cittadella aveva messo a segno 22 reti. Il suo contributo (2 reti) finora non è stato entusiasmante, ma Ardemagni resta comunque un attaccante temibile. Al suo fianco il Padova può schierare l’ex Chievo Marcos Ariel De Paula (nella foto), brasiliano di 27 anni, giunto sempre a gennaio in prestito con diritto di riscatto. Acquistato nel 2001 dal Chievo, De Paula ha fatto una lunga gavetta sui campi di C1 e C2, incappando però anche in seri infortuni e trovando finalmente a Foligno, nella stagione 2008/09, il suo boom con 13 reti totali. Ripreso dal Chievo ha concluso lo scorso campionato di A con 16 presenze e 2 reti. A dispetto dell’altezza  (quasi un metro e novanta) De Paula non è un attaccante statico ma di movimento che può giocare anche come seconda punta. La concorrenza di Succi e Vantaggiato prima e Ardemagni e De Paula poi, ha tolto spazio al napoletano Antonio Di Nardo, 31 anni, alla sua quarta stagione al Padova. Attaccante brevilineo, rapido e bravo sottoporta Di Nardo nei tre campionati precedenti ha sempre fornito un buon contributo di reti, stabilendo l’anno scorso il suo record di gol in serie B (11) dopo i sei segnati nell’unica stagione precedente disputata tra i cadetti con il Frosinone. Nel campionato in corso però sta giocando poco e finora in 15 gare giocate non ha ancora trovato la via della rete.

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Articolo scritto dalla Redazione di Biancorossi.net

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