L’ALLENATORE
Nato ad Alzano Lombardo nel 1963, Armando Madonna smessa la carriera di calciatore nel 2002, inzia quella di allenatore guidando la Primavera dell’Albinoleffe fino al maggio 2008, quando viene promosso allenatore della prima squadra al posto di Gustinetti, esonerato nonostante la squadra fosse in piena lotta per i playoff. Madonna riesce comunque a portare l’Albinoleffe in finale superando il Brescia 2-1 in casa, dopo aver perso 1-0 la sfida al Rigamonti, ma perde contro il Lecce di uno scatentato Elvis Abbruscato in gol sia all’andata che al ritorno. Madonna viene comunque confermato per la stagiones successiva che si conclude con un nono posto per la squadra seriana, ma nel settembre del 2009 viene esonerato dopo il pessimo avvio di stagione dei bergamaschi, anche a causa di un diverbio con il presidente.
Nel luglio 2010 diventa così ufficialmente il nuovo allenatore del Piacenza.
LA SQUADRA
Titolare inamovibile a difesa della porta degli emiliani è Mario Cassano (nella foto), nato in provincia di Milano nel 1983. Cassano,cresciuto nelle giovanili del Monza, è riuscito a giocare con continuità solo nel Piacenza con cui disputa la sua quinta stagione. Lo scorso campionato per lui è stato da dimenticare: ceduto in giugno alla Reggina in prestito con diritto di riscatto della metà, dopo una prima fase di campionato in cui aveva sempre giocato, a dicembre litiga con i tifosi della Reggina a causa di alcune prestazioni negative e viene messo fuori rosa. A gennaio passa così alla Sampdoria, sempre in prestito con diritto di riscatto ma non gioca mai e a fine stagione viene rispedito al Piacenza.
Il secondo portiere, mai sceso in campo, è Antonio Donnaruma, napoletano classe ’90, proveniente, in prestito dalla primavera del Milan.
E’ arrivato a gennaio, svincolato dal Parma ma ha subito preso possesso della fascia destra della difesa Damiano Zenoni, bergamasco classe ’77. Carriera simile a quella del gemello Cristian (che gioca nell’Albinoleffe), con quasi 200 partite giocate in A, e una settantina in B, è chiaramente uno dei calciatori più esperti della squadra di Madonna. Nonostante sia un centrocampista destro, è utilizzato spesso appunto come terzino della difesa a quattro. Sulla destra , come accaduto nell’ultimo incontro può essere schierato in alternativa anche il venticinquenne Stefano Avogadri, anche lui bergamasco, giocatore che, tranne una parentesi in prestito al Legnano, ha sempre vestito la maglia del Piacenza. Nei ruoli di centrale la scelta è abbastanza ampia. A gennaio è arrivato Carlo Gervasoni dalla Cremonese in cambio di Francesco Bini. Gervasoni, classe ’82, milita in B dal 2004 e ha vestito le maglie di Verona (segnò un gol nel derby con il Vicenza a Verona finito 5-3 per i gialloblù nel 2004/05), Bari, Albinoleffe, Mantova, prima di arrivare appunto a Piacenza dove ha subito occupato con costanza il ruolo di centrale destro: con il Vicenza però mancherà in quanto squalificato. Il ruolo di centrale sinistro tocca solitamente a Cesare Gianfranco Rickler Del Mare, 24 anni da poco compiuti e nato a Viareggio. Cresciuto nella primavera del Chievo (società che ne detiene ancora il cartellino), è tornato a Piacenza, dove aveva già giocato sempre in prestito due stagioni orsono. Indossa invece la maglia numero 22 da ormai quattro stagioni, e probabilmente toccherà a lui sostituire Gervasoni, Pietro Zammuto, ventiquattrenne torinese, cresciuto nel settore giovanile della Juve. Le sue 22 presenze di quest’anno vanno aggiunte alle 53 passate che ne fanno uno dei giocatori di più lunga militanza tra gli emiliani. Il settore si completa con Kewullay Conteh, difensore nato in Sierra Leone nel 1977, in Italia ormai da quindici anni durante i quali ha militato in diverse squadre, dando sempre il suo contributo, anche se il periodo migliore l’ha vissuto nelle quattro stagioni a Palermo nei primi anni del duemila. Conteh che vanta 120 presenze e 2 gol con la maglia della sua nazionale è un calciatore esperto che può giocare sia da centrale che da esterno. Sulla corsia mancina della difesa biancorossa troviamo Michele Anaclerio, barese classe ’82, al Piacenza dalla stagione 2006/07 con ormai quasi 120 presenze raggiunte. Anaclerio è un esterno con buona confidenza con il gol: sono già tre le segnature per lui in questo campionato e può sperare di uguagliare o migliorare il record di 4 reti stabilito nel 2008-2009. Chiudiamo con Andrea Mei, giovane, classe ’89, arrivato dalla Primavera dell’Inter in comproprietà. Mei, che nasce come difensore centrale, è alla sua seconda stagione di B, che di fatto è la prima in cui scende in campo (13 volte quest’anno) visto che nella precedente con il Crotone non è mai stato utilizzato, tanto che a gennaio è finito in Prima Divisione al Lumezzane.
Il centrocampo piacentino si schiera solitamente a tre o a quattro. Nella mediana uno dei giocatori più utilizzati è stato l’interno Alessandro Marchi (nella foto), pesarese di 21 anni, che il Piacenza ha acquistato a parametro zero dal Rimini. Il giovane Marchi, convocato in settimana con la Rappresentativa Nazionale di B, ha senz’altro ben figurato finora, realizzando anche 3 gol in 27 partite. Tra i centrocampisti centrali è arrivato a gennaio e ha subito conquistato i tifosi piacentini per il suo gran dinamismo e la voglia che mette in campo Isac Cofie, ghanese classe ’91, che il Genoa ha girato in prestito ai biancorossi, visto che al Torino dove era pure in prestito, non trovava spazio. Cofie è buono sia in fase di interdizione che di costruzione; il suo modo di stare in campo lo porta alla giocata rischiosa e di conseguenza può fare qualche errore di gioventù, ma è un centrocampista di sicuro affidamento. Più esperto invece il napoletano Edoardo Catinali, (’82), mediano incontrista che il Piacenza ha preso da svincolato per il fallimento dell’Ancona, che l’ha fatto esordire in B e dove per due stagioni è stato titolare fisso. Preziosa nella zona nevralgica del campo è la tecnica e l’esperienza del trentasettenne bresciano Sergio Volpi, tornato a Piacenza dove già aveva giocato dal 2000 al 2002. Volpi vanta qualcosa come più di trecento partite giocate nella massima serie e, nonostante non sia la prima scelta del centrocampo emiliano, è in pratica la prima riserva ad entrare in caso serva elevare il tasso tecnico in campo; 19 le sue presenze finora in questo campionato.
Tommaso Bianchi, classe ’88, livornese di Piombino ma che, tranne una breve esperienza al Chievo da gennaio a giugno della scorsa stagione (dove non ha mai trovato spazio) ha sempre giocato nel Piacenza, è uno dei valori aggiunti nella fascia mediana della squadra di Madonna. Da mezz’ala destra o sinistra, Bianchi è tra i giocatori con più presenze tra gli emiliani con il contributo anche di tre reti di cui una segnata nella partita di andata contro il Vicenza.La rosa si completa con alcuni giovani di belle speranze: Alessandro Sbaffo, nato a Loreto nel 1990 – contro il Vicenza non ci sarà perché squalificato – è un talentuoso trequartista di proprietà dell Chievo che lo ha prestato al Piacenza; Matteo Mandorlini, classe ’88, figlio dell’ex mister del Vicenza, è anche lui in prestito ma dal Parma ed è un elemento della mediana, anche se all’esordio in B, con già alle spalle tre campionati completi in Seconda e Prima Divisione con Pavia, Foligno e Viareggio. Infine Luca Tremolada nato a Milano nel 1991 è un esterno mancino di buona struttura fisica arrivato in comproprietà dalla Primavera che finora ha trovato spazio in 7 occasioni.
Tornato nella città che lo ha lanciato nel calcio che conta è tornato a segnare a raffica: parliamo di Daniele Cacia, nato a Catanzaro nel 1983. La storia dell’attaccante, autore di una tripletta nella gara di andata e che salterà il match a causa della quarta giornata di squalifica da scontare, è decisamente singolare: dal 2005 al 2007, segna 32 reti in due stagioni con la maglia del Piacenza, mettendosi in evidenza. Nelle tre stagioni successive tra Fiorentina, Lecce e Reggina segna la miseria di 6 reti. Il giocatore ancora in comproprietà tra Lecce e Piacenza ritorna quindi nel giugno 2010 con i biancorossi dove ridiventa bomber di razza al punto che a 9 giornate dal termine è l’attuale capocannoniere della B con 17 reti. Insieme con Cacia a formare una delle coppie gol più prolifiche, con le sue 7 reti c’è (o per meglio dire c’era) Mattia Graffiedi, trentenne di Cesenatico, che disputa la sua nona stagione consecutiva in B ed è quindi da considerarsi un attaccante esperto della categoria. Fiorentina, Modena, Triestina, Grosseto le altre tappe di questo attaccante, forte anche in acrobazia, che però per colpa di un recente infortunio ad un piede ha dovuto chiudere anzitempo la stagione.
A guidare l’attacco dunque sarà il paraguayano Tomas Andres Guzman (nella foto), classe ’82, punta esterna, a volte laterale di centrocampo, alla sua quarta stagione consecutiva con gli emiliani. Guzman è particolarmente temibile nei calci piazzati di cui è un vero e proprio specialista. Al fianco di Guzman è probabile trovare Antonio Piccolo, napoletano nato nel 1988 che il Piacenza prese a parametro zero dal fallimento della Salernitana nel 2005. Piccolo ha giocato un unico campionato vero a Foggia nella stagione 2008/09 in Prima Divisione segnando 2 reti in 25 partite e i 4 gol in 19 presenze attuali rappresentano quindi un piccolo record per lui. Chiudiamo con Simone Guerra, attaccante ventunenne nato proprio a Piacenza e quindi prodotto del vivaio biancorosso. Lanciato nella scorsa stagione dal tecnico Ficcadenti, Guerra è una punta che svaria su tutto il fronte offensivo con la capacità di essere sempre nel vivo del gioco e di attaccare gli spazi in profondità. Non è però particolarmente prolifico: l’anno scorso ha messo dentro 3 gol in 25 partite, mentre quest’anno è fermo a 1 in 22 gare giocate.