In quel periodo la Samb è sotto il controllo della famiglia Gaucci, che decide di promuovere il tecnico alla guida del Catania in serie B: la squadra vive una stagione positiva mancando di un soffio la promozione. Altro anno di B e altra squadra di Gaucci per Colantuono: stavolta tocca al Perugia appena retrocesso. Gli umbri ottengono un quarto posto, ma perdono la promozione ai playoff a vantaggio del Torino. Con il fallimento del Perugia, Colantuono è libero e si accasa all’Atalanta in B. Alla prima stagione conquista la promozione finendo con il record di 81 punti e 24 vittorie. In A il tecnico conduce l’Atalanta a conquistare un ottimo ottavo posto e la stagione successiva accetta la corte del Palermo di Zamparini, che guida con alterne fortune (esonerato, richiamato e infine esonerato definitivamente). Siamo nel 2009, il resto è storia dell’anno scorso con Colantuono chiamato a guidare il Torino neo retrocesso per riportarlo in A: missione fallita perdendo la finale playoff contro il Brescia, dopo una stagione travagliata, in cui il mister romano viene anche sostituito con Berretta e poi richiamato dopo cinque giornate. Dopo la sconfitta con il Brescia, Colantuono annuncia il suo ritorno all’Atalanta con l’obbiettivo di riportare nella massima serie gli orobici.
LA SQUADRA
A difesa dei pali dei nerazzurri con venti presenze in venti partite c’è Andrea Consigli. Ventitre anni, calcisticamente nato nelle giovanili dell’Atalanta, prima di tornare a vestire la maglia della squadra lombarda ha fatto la sua buona gavetta disputando un campionato di C con la Sambenedettese e uno di B con il Rimini. Tornato a Bergamo nel 2008 è di fatto il portiere titolare dalla scorsa stagione in serie A conclusa con 31 presenze. Alle sue spalle c’è l’esperto Giorgio Frezzolini (classe ’76), la passata stagione all’Ascoli, ma in precedenza per un quinquennio estremo difensore del Modena.
La difesa atalantina si schiera normalmente a quattro: a destra ha giocato inizialmente Cristian Raimondi, vecchia conoscenza del calcio vicentino (112 presenze e 10 reti per lui nelle tre stagioni in cui ha vestito la maglia biancorossa). Raimondi, bergamasco di nascita, è approdato con un anno di ritardo in maglia nerazzurra: pareva fosse destinato all’Atalanta già quando lasciò Vicenza, ma poi finì al Livorno, sempre in A, dove comunque ha giocato con discreta continuità. Nelle ultime partite però Colantuono preferisce schierare nel ruolo l’esperto Gianpaolo Belllini, trentenne mancino che può essere considerato una bandiera dell’Atalanta visto che ha speso l’intera carriera nella squadra della sua città natale. La coppia di centrali è formata da Daniele Capelli, nato nel 1986, altro bergamasco che tranne le due piccole parentesi ad Arezzo e Reggio Calabria ha sempre difeso i colori nerazzurri, e dal danese Magnus Troest, portato in Italia dal Parma che lo ha successivamente venduto al Genoa. Nella passata stagione i rossoblù lo hanno ceduto in prestito al Recreativo Huelva (squadra spagnola) ma quest’anno è tornato in Italia, ancora in prestito (con diritto di riscatto della metà), all’Atalanta. Soluzioni alternative, finora meno utilizzate, sono il ventinovenne argentino Leonardo Josè Talamonti con sole 4 apparizioni in campo fino ad oggi e l’esperto classe ’80 Thomas Manfredini. Quest’ultimo sarebbe sicuramente titolare, ma la sua stagione, iniziata con un infortunio in amichevole, è proseguita con una serie di guai fisici che al momento hanno limitato il suo impiego ad appena nove presenze. A presidiare la fascia difensiva sinistra con lo spostamento di Bellini a destra troviamo il romano ventiseienne Federico Peluso, con un passato recente in B nelle fila dei cugini dell’Albinoleffe e prima ancora nella Ternana.
Chiudiamo con la segnalazione di un altro ex biancorosso, presente nella rosa dei difensori: si tratta di Michele Ferri (26 presenze con il Vicenza la scorsa stagione), al momento però mai sceso in campo.
Lo schieramento di centrocampo bergamasco può avvalersi di esterni di gran qualità: a destra la scelta può cadere sull’ex Cittadella Leonardo Pettinari (’86) , reduce da un ottimo campionato con i padovani con il contributo di 8 reti, o sul trentunenne brasiliano Adriano Ferreira Pinto, giunto ormai alla sua quinta stagione con gli orobici di cui, con più di 120 presenze, può considerarsi uno dei giocatori più rappresentativi. Può succedere però che tra i due litiganti la scelta ricada su un terzo che ultimamente è quel Simone Padoin che i tifosi vicentini ben conoscono, visto che il duttile centrocampista ha vestito la casacca del Lane per quattro stagioni mettendo insieme 126 presenze e 6 reti. Padoin può ricoprire con discreta efficacia tutti i ruoli della mediana a quattro, e negli ultimi match è stato schierato da esterno. Il centrocampista comunque proprio ieri è stato operato al menisco e quindi non sarà della partita. Un tocco di Sudamerica a centrocampo è rappresentato dal duo composto dal nazionale paraguayano, Edgard Barreto e dal ventitreenne cileno Carlos Emilio Carmona. Entrambi hanno giocato con la Reggina prima di approdare all’Atalanta. In caso di necessità Colantuono può contare anche sullo svizzero di origini kossovare Migien Basha (classe ’87), in Italia dal 2006 dove ha iniziato a giocare in C1 con la Lucchese e poi in C2 a Viareggio da dove il Rimini l’ha prelevato per portarlo in B. L’Atalanta l’ha acquistato a titolo definitivo dal Frosinone dove era arrivato dopo la retrocessione dei romagnoli. Chiudiamo con la fascia sinistra, dove solitamente viene schierato il “gioiellino” del vivaio, il ventunenne marchigiano Giacomo Bonaventura, l’anno scorso in prestito al Padova, maglia con cui ha debuttato in serie B. Bonaventura in questa stagione ha già messo a segno 3 reti di cui una proprio nell’ultima partita contro il Grosseto. Nello stesso ruolo può giocare anche il reggino Fabio Ceravolo (’87), calciatore che nasce come punta esterna (Colantuono nell’ultima gara l’ha schierato proprio da attaccante) ma che può essere utilizzato anche sulla linea dei centrocampisti. Nel novero dei centrocampisti esterni va citato anche un altro fresco ex del Vicenza, Nicola Madonna, in via di recupero dalla rottura del crociato subita l’anno scorso in maglia biancorossa e tornato disponibile solo da poco.
Ultimo reparto da analizzare è quello offensivo dove l’Atalanta ha solo l’imbarazzo della scelta, a cominciare da Simone Tiribocchi, detto il “Tir”, abbreviazione del cognome che ben si abbina alla stazza del giocatore, protagonista due stagioni fa della promozione del Lecce in A e giocatore che in serie B negli ultimi anni è sempre andato in doppia cifra. Tiribocchi, classe ’78, ha il brutto vizio di andare in gol spesso contro i biancorossi, e sarà sicuramente lui il pericolo maggiore per la difesa vicentina. Alle soglie dei 38 anni sembrava destinato ad un ruolo da comprimario, invece il califfo Cristiano Doni, capitano di lungo corso con alle spalle una lunga carriera spesa in buona parte con addosso i colori nerazzurri (più di 250 presenze e quasi 100 gol distribuiti in 9 stagioni), sta riuscendo a ritagliarsi una parte da protagonista anche in questa stagione. Spesso spalla di Tiribocchi, Doni ha già trovato la via del gol in 6 occasioni, risultando al momento secondo solo al Tir come numero di reti. Sta invece deludendo le attese dei tifosi della Dea Matteo Ardemagni. Reduce da una stagione strepitosa nel Cittadella (22 reti per lui) il ventitreenne milanese, cresciuto nel Milan, ha iniziato il suo campionato con il piede sbagliato, fallendo un rigore proprio contro il Vicenza, ed è ritornato sui livelli del passato: con 16 presenze ha all’attivo finora un solo gol. Inceppato Ardemagni, Colantuono ha potuto comunque contare su un altro attaccante di rilievo: parliamo di Francesco Ruopolo, casertano di Aversa, cresciuto nel Parma e che nelle ultime quattro stagioni si è distinto con la maglia dell’Albinoleffe. Alla fine dello scorso campionato Ruopolo si è svincolato dai seriani, e nel derby cittadino di quest’anno contro la sua ex squadra ha messo a segno due dei cinque gol finora segnati.
E’ delle ultime ore la notizia che l’Atalanta ha acquisito a titolo definitivo per 5 milioni di euro il cartellino di Guido Marilungo , attaccante della Sampdoria. Marilungo, classe ’89, è una seconda punta d’attacco che è stato impiegato anche come centrocampista offensivo da Mimmo Di Carlo nella Sampdoria. In questa stagione ha al suo attivo 15 presenze in A con i blucerchiati, mentre nella passata stagione ha contribuito con 13 reti alla promozione nella massima serie del Lecce.
Nelle foto (tratte dal sito ufficiale dell’Atalanta) dall’alto: il mister Colantuono, gli ex Raimondi e Padoin, e l’attaccante Tiribocchi.